Cina: “forze separatiste dell’‘indipendenza di Taiwan’ e fiancheggiatori esteri maggior fonti di problemi”

2024-06-12 14:58:35

Nel corso della conferenza stampa ordinaria tenuta il 12 maggio dall’Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato cinese, un giornalista ha chiesto al portavoce, Chen Binhua, di commentare il fatto secondo cui durante il 21° Dialogo di Shangri-La, il ministro cinese della Difesa, Dong Jun, ha presentato più volte severe rimostranze sulla questione di Taiwan, destando grande attenzione. Il Partito Democratico Progressista ha affermato che "la Cina dovrebbe immediatamente rinunciare alle intimidazioni civili, militari e alla brutale soppressione di Taiwan", affrontando la realtà che le due sponde dello Stretto di Taiwan non sono subordinate l'una all'altra", oltre al fatto che la società di Taiwan si oppone alla cosiddetta “minaccia militare” e alle "azioni di contenimento diplomatiche della Cina”.

Al riguardo, Chen Binhua ha risposto ricordando che Taiwan è una parte inalienabile della Cina. Le forze separatiste dell’ “indipendenza di Taiwan’” e l’ingerenza delle forze esterne rappresentano le maggiori fonti di problemi nello Stretto. Lai Ching-te e il Partito Democratico Progressista persistono ostinatamente nell’“indipendenza di Taiwan’” violando gravemente la prevalente volontà del popolo dell’isola e compromettendo gravemente la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan. 

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