Nella sera del 9 giugno, ora locale, sono state portate a termine le operazioni per le quinquennali elezioni del Parlamento europeo. Con la pubblicazione dei risultati elettorali, l'arena politica europea ha subito una serie di "shock", come lo scioglimento del Parlamento e le dimissioni della Commissione, che hanno aggiunto ulteriore incertezza alla futura direzione politica dell'Europa e hanno causato preoccupazioni in molti cittadini europei.

Renaissance, il partito del presidente francese, Emmanuel Macron, ha subito una schiacciante sconfitta in queste elezioni, ottenendo meno della metà dei voti del partito di estrema destra Rassemblement national. Subito dopo la pubblicazione dei risultati quindi, Macron ha annunciato lo scioglimento del Parlamento francese e la convocazione di nuove elezioni anticipate, scioccando l’opinione pubblica europea. Anche il primo ministro belga, Alexander De Croo, è uscito sconfitto dalla consultazione elettorale.

Alcuni esperti hanno affermato che le posizioni populiste dei partiti politici di estrema destra, volte a capitalizzare il malcontento per l'aumento dei prezzi, nonché le preoccupazioni della gente per l'immigrazione, il costo della transizione verde e il conflitto russo-ucraino, hanno ampliato con successo il loro bacino elettorale, rafforzandoli in molti Paesi europei, soprattutto quelli centrali dell'Unione europea, come la Francia, la Germania e altre grandi potenze, cosa che influenzerà la formulazione e l'attuazione delle politiche UE, ma anche il futuro dell'Unione europea, aumentando l’incertezza.