“La libertà di navigazione non significa far ciò che si vuole nel mare.” Di recente, nella conferenza stampa presso il ministero cinese della Difesa, il portavoce ha commentato il rapporto sulla "Libertà di navigazione" per l'anno fiscale 2023, trasmesso dal Dipartimento di Difesa degli Usa.
Negli ultimi anni, la “libertà di navigazione” è diventata un pretesto degli Usa per mostrare la propria forza e impegnarsi in crociere ed esercitazioni militari congiunte. Dallo scorso anno, le Filippine hanno frequentemente sconfinato illegalmente a Ren’ai Jiao e alle acque marittime dell’isola Huangyan della Cina; Stati Uniti, Giappone e Filippine hanno tenuto il primo vertice trilaterale sul Mar Cinese Meridionale per attaccare la Cina sul problema del Mar Cinese Meridionale... Come forza trainante dell’evento, la parte statunitense ha ripetutamente avanzato la retorica della "libertà di navigazione”.
La “libertà di navigazione” degli Stati Uniti non coincide con quella scritta nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. Il punto di partenza della seconda è la salvaguardia di equi diritti e interessi marittimi di tutti i Paesi e il mantenimento dell'ordine marittimo globale, mentre quello della prima è la salvaguardia degli interessi militari e diplomatici degli Stati Uniti e il mantenimento dell'egemonia marittima di questi ultimi.
Gli Stati Uniti affermano che l’Iniziativa “libertà di Navigazione” serve a garantire la sicurezza delle rotte marittime e la prosperità del commercio, ma è davvero così?
Alcuni studiosi hanno osservato che prima del 2000, la regione Asia-Pacifico non era l'area obiettivo più importante dell’Iniziativa “libertà di Navigazione” degli Stati Uniti. Tuttavia, dopo il 2000, il ruolo della regione Asia-Pacifico è aumentato in modo significativo.
Perché questo cambiamento? Il motivo è strettamente legato al riorientamento Usa del centro strategico globale verso la regione dell'Asia-Pacifico, al continuo aggravarsi dei dubbi strategici sulla Cina e alla crescente disputa sulla sovranità del Mar Cinese Meridionale tra Filippine e Cina.
Nel 2023, con i problemi creati dalle Filippine nel Mar Cinese Meridionale, l'esercito statunitense ha intensificato le operazioni militari nel Mar Cinese Meridionale e nelle sue vicinanze.
Come hanno detto gli esperti, l’Iniziativa “libertà di Navigazione” degli Stati Uniti non ha nulla a che fare con il mantenimento della sicurezza delle rotte marittime internazionali e la prosperità del commercio marittimo, come viene indicato; ma è piuttosto uno strumento militare per portare avanti la strategia globale degli Stati Uniti e salvaguardare gli interessi di sicurezza di questi ultimi.