“La Cina ospiterà il secondo vertice Cina-Stati Arabi, che si ritiene sarà un’altra pietra miliare nella storia delle relazioni bilaterali, nel 2026”. Il 30 maggio il presidente cinese, Xi Jinping, ha fatto questo annuncio nel discorso tenuto durante la cerimonia di apertura del 10° incontro ministeriale del Forum di cooperazione Cina-Stati Arabi. È stato questo il risultato più importante dell’incontro. Il Presidente cinese ha anche illustrato la prossima direzione di sviluppo delle relazioni Cina-Stati Arabi e l’idea di creare “cinque modelli principali di cooperazione”, che porteranno a un’accelerazione della costruzione della comunità Cina-Stati Arabi dal futuro condiviso. Lo stesso giorno, il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed al-Nahyan, che ha partecipato alla cerimonia di apertura, ha pubblicato un post in cinese su una piattaforma dei social media, affermando che “le relazioni tra i Paesi arabi e la Cina sono di importanza storica”.
Attualmente, 22 Paesi arabi hanno aderito alla costruzione congiunta della Belt and Road, a beneficio di quasi 2 miliardi di persone da entrambe le parti. Le “otto azioni congiunte” della cooperazione pratica Cina-Stati Arabi hanno ottenuto i primi importanti risultati.
Da un nuovo punto di partenza, in quale direzione verrà costruita la comunità Cina-Stati Arabi dal futuro condiviso? Il presidente cinese ha sottolineato che la Cina e gli Stati Arabi dovrebbero essere “un punto di riferimento per il mantenimento della pace e della stabilità nel mondo”, “un modello per la costruzione congiunta di alta qualità della Belt and Road”, “un modello per la coesistenza armoniosa di diverse civiltà” e “un modello per esplorare il giusto percorso della governance globale”. Questi quattro obiettivi rispondono alle reali esigenze di cooperazione e sviluppo della Cina e degli Stati Arabi, oltre a indicare la direzione per la loro comunità dal futuro condiviso.
Questi gli obiettivi e i progetti, ma come li si può mettere in pratica? La Cina propone di costruire, sulla base di “otto azioni congiunte”, un modello più energico guidato dall’innovazione, uno di dimensione maggiore di investimenti e finanza, uno maggiormente tridimensionale di cooperazione energetica, un modello più equilibrato di reciprocità economica e commerciale e un modello più ampio di scambi culturali. La costruzione dei “cinque modelli principali di cooperazione” continuerà ad espandere il flusso di tecnologia, capitali, prodotti e persone, a beneficio dei popoli della Cina e degli Stati arabi.