Durante una conferenza stampa ordinaria tenuta il 30 maggio presso il Ministero del Commercio cinese, il portavoce He Yadong ha dichiarato che recentemente alcuni Paesi hanno messo in risalto il problema della "sovraccapacità" della Cina e, contemporaneamente, hanno riproposto in varie forme le cosiddette "politiche e pratiche non di mercato della Cina". Questo è un classico esempio di "doppio standard" e, nella sostanza, rappresenta un atteggiamento unilaterale e protezionista, al quale la Cina si oppone fermamente. 

Inoltre, He Yadong ha osservato che alcuni Paesi accusano la Cina di creare un "vantaggio competitivo sleale" attraverso sussidi governativi, causando "distorsioni del mercato". Queste accuse alterano completamente i fatti. Le politiche di sussidio della Cina sono conformi alle regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e non costituiscono sussidi vietati secondo le norme di questa organizzazione. I prodotti cinesi sono competitivi e offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo grazie alla piena concorrenza di mercato, non grazie ai sussidi governativi. 

Il portavoce ha concluso affermando che la Cina continua a promuovere un mercato aperto e competitivo. Nei settori delle energie rinnovabili, dell'economia delle piattaforme e dell'elettronica di consumo, le principali aziende sono per lo più private. Nel 2023, un terzo delle esportazioni e delle importazioni della Cina è stato realizzato da imprese a capitale estero.