Venticinque anni fa, nel 1999, i leader di Cina, Giappone e Corea del Sud hanno tenuto una colazione di lavoro a margine della riunione dei leader ASEAN-Cina-Giappone-Corea del Sud (10+3), dando il via al processo di cooperazione Cina-Giappone-Corea del Sud. Gli obiettivi di allora erano quelli di dirigere e pianificare la cooperazione dei tre Paesi e affrontare congiuntamente la crisi finanziaria asiatica.
Nei 25 anni trascorsi, la cooperazione trilaterale è sempre andata avanti, tra alti e bassi, svolgendo un ruolo importante nella promozione della crescita economica regionale e mondiale, così come nella guida dell’integrazione regionale.
Il 27 maggio, a Seoul, si è tenuto il nono summit trilaterale tra i leader di Cina, Giappone e Corea del Sud. Le tre parti hanno successivamente reso pubblica una Dichiarazione congiunta, nella quale hanno annunciato di concordare all’unanimità sull’impegno ad attuare le "Prospettive per i prossimi dieci anni di cooperazione Cina-Giappone-Corea del Sud" adottate nell'ultimo incontro, a promuovere l'istituzionalizzazione della cooperazione tra i tre Paesi e a lavorare insieme per mantenere la pace, la stabilità, lo sviluppo e la prosperità nel mondo.
Gli analisti hanno sottolineato che nel contesto della volatilità della situazione internazionale e della debole ripresa economica, la convocazione di questa riunione dei leader di Cina, Giappone e Corea del Sud, riflette l'importanza dei tre Paesi per la cooperazione, riflette anche il ritorno alla razionalità della politica cinese del Giappone e della Corea del Sud, nonché il riscaldamento dell'atmosfera politica tra i tre Paesi.
Da questo nuovo punto di partenza, come realizzare l’accelerazione della cooperazione tra i tre paesi? In occasione del summit, il premier cinese, Li Qiang, ha proposto cinque suggerimenti, chiedendo di promuovere il riavvio globale della cooperazione, approfondire l’interconnessione di economia e commercio, guidare la cooperazione nell’innovazione scientifica e tecnologica, stringere i legami di scambio culturale e interpersonale, sforzarsi di promuovere lo sviluppo sostenibile. Tali proposte hanno avuto riscontri positivi dai leader degli altri due Paesi, che hanno espresso a loro volta l’auspicio di considerare tale incontro come un nuovo punto di partenza, e che i tre Paesi mantengano una cooperazione stabile e continua.
La Dichiarazione congiunta trilaterale ha anche sottolineato la necessità di approfondire la cooperazione in sei settori, tra cui quello degli scambi culturali e interpersonali, dello sviluppo sostenibile, dell’economia, del commercio, della sanità pubblica e dei soccorsi di emergenza in caso di calamità.