La sera del 26 maggio, ora locale, le forze di difesa israeliane hanno effettuato numerosi attacchi aerei contro un campo profughi a nord-ovest di Rafah, città nel sud della Striscia di Gaza, provocando un vasto incendio. Il dipartimento sanitario della Striscia di Gaza ha rilasciato una dichiarazione alle prime ore del 27, affermando che negli attacchi erano rimaste uccise almeno 50 persone, e diverse altre decine ferite (la maggior parte delle vittime e feriti erano costituite da donne e bambini).

Secondo quanto riportato, il campo profughi in questione, dove sono concentrati migliaia di sfollati, si trova nella cosiddetta "zona sicura" dell'esercito israeliano, che ha sparato diversi missili contro di esso. Il dipartimento sanitario di Gaza ha affermato che, poiché le istituzioni mediche nella Striscia non possono più offrire servizi a così tante vittime allo stesso tempo, gli operatori sanitari non sanno più dove trasportare i feriti.