La Cina chiede agli Stati Uniti di fermare gli scambi ufficiali con Taiwan

2024-05-23 17:10:19

Il 23 maggio, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha tenuto una conferenza stampa ordinaria.

Wang Wenbin ha dichiarato che la Cina si è costantemente opposta a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra gli Stati Uniti e Taiwan, respingendo con fermezza l’interferenza degli Stati Uniti negli affari di Taiwan in qualsiasi forma o con qualsiasi pretesto. Ha sottolineato che il Congresso degli Stati Uniti fa parte integrante del governo statunitense e dovrebbe rispettare rigorosamente la politica di una sola Cina seguita dagli Stati Uniti.

Ha avvertito che se i membri del Congresso statunitense visitassero Taiwan, violerebbero gravemente il principio di una sola Cina e i tre comunicati congiunti sino-statunitensi. Queste azioni interferirebbero negli affari interni della Cina, minerebbero la sua sovranità e integrità territoriale e trasmetterebbero un segnale pericolosamente errato alle forze separatiste dell’“indipendenza di Taiwan”.

Wang Wenbin ha sottolineato che la parte cinese chiede agli Stati Uniti di rispettare il principio di una sola Cina e i tre comunicati congiunti sino-statunitensi. Ha richiesto inoltre agli Stati Uniti di astenersi dall’organizzare visite a Taiwan da parte dei membri del Congresso, di interrompere gli scambi ufficiali con Taiwan e di cessare di creare tensioni nello Stretto di Taiwan. Ha esortato gli Stati Uniti a intraprendere azioni concrete per adempiere agli impegni precedentemente assunti, compreso il mantenimento di relazioni esclusivamente culturali, commerciali e altre relazioni non ufficiali con Taiwan, evitando di sostenere l’“indipendenza di Taiwan”. Ha avvertito che se gli Stati Uniti persistessero nel loro comportamento, dovrebbero essere pienamente consapevoli delle conseguenze delle loro azioni.

“Ogni volta che le forze separatiste dell’‘indipendenza di Taiwan’ creeranno tensioni, la Cina e la comunità internazionale intensificheranno i loro sforzi per difendere il principio di una sola Cina”, ha concluso il portavoce Wang Wenbin.

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