Il 22 maggio, in una conferenza stampa di routine, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha affermato che, sia che si tratti di un “gentlemen's agreement”, di un’intesa interna o di un “nuovo modello” raggiunto tra Cina e Filippine sulla corretta gestione della situazione nel Mar Cinese Meridionale, la tempistica è chiara e inequivocabile, i fatti sono inoppugnabili e le prove sono innegabili, quindi nessuno può negarlo. Il licenziamento delle parti interessate effettuato dalla parte filippina dimostra che la Cina e le Filippine hanno raggiunto un consenso sulla gestione della situazione a Ren’ai Jiao. Il passo indietro delle Filippine dimostra chiaramente la loro debolezza e titubanza sulla questione del Ren’ai Jiao, e dimostra anche che le Filippine sono complici di subdole violazioni e provocazioni. La parte cinese esorta ancora una volta le Filippine ad attenersi agli accordi e alle intese raggiunte, a rispettare le disposizioni della Dichiarazione sulla condotta delle parti nel Mar Cinese Meridionale (DOC) e a rispettare la volontà comune dei paesi della regione di mantenere la pace e la stabilità nel Mar Cinese Meridionale, invece di aggravare le tensioni regionali.