Il 21 maggio, ora locale, Wang Yi, membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCC e ministro degli Esteri cinese, ha partecipato alla riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) ad Astana.

Wang Yi ha affermato che, dopo 23 anni di sforzi congiunti, è stata costruita con successo la SCO come una barriera di sicurezza, un ponte di cooperazione, un legame di amicizia e una forza costruttiva nella regione. Lo “Spirito di Shanghai”, basato sulla fiducia reciproca, il mutuo vantaggio, l’uguaglianza, la consultazione, il rispetto per le diverse civiltà e il perseguimento dello sviluppo comune, è diventato il principio fondamentale per il continuo sviluppo e la crescita della SCO, nonché un simbolo per promuovere la costruzione di un nuovo tipo di relazioni internazionali.

Attualmente, un piccolo numero di Paesi sta perseguendo l’egemonia e il potere, formando piccoli circoli, stabilendo regole non dichiarate, impegnandosi in interferenze e repressione, e persino alimentando le “tre forze” (terrorismo, separatismo ed estremismo) nella regione, con l’obiettivo di sopprimere l’autonomia strategica del “Sud globale” e bloccare il percorso verso il rinnovamento dei mercati emergenti e dei Paesi in via di sviluppo. Più il mondo diventa caotico, più è importante sostenere lo “Spirito di Shanghai”, stabilire la giusta direzione e salvaguardare in modo più efficace gli interessi comuni, rispondere alle varie sfide e difendere l’equità e la giustizia, rafforzando ulteriormente la SCO.

Wang Yi ha avanzato quattro suggerimenti. In primo luogo, ha sottolineato l’importanza di aderire all’autonomia strategica e mantenere l’unità e la cooperazione. In secondo luogo, ha evidenziato la necessità di condividere sia la sicurezza che le sfide, migliorando il livello di cooperazione. In terzo luogo, Wang Yi ha rimarcato la rilevanza dell’adesione al principio dei risultati inclusivi e vantaggiosi per tutti, esortando a rafforzare la cooperazione e lo sviluppo. In quarto luogo, ha parlato dell’importanza di aderire all’apertura e all’inclusività, approfondendo gli scambi e l’apprendimento reciproco.