Il tè è una delle tre principali bevande al mondo, con più di 60 paesi e regioni produttrici e oltre 2 miliardi di consumatori. Nel dicembre 2019 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 21 maggio “Giornata internazionale del tè”, per celebrare il valore economico, sociale e culturale di tale infuso e promuovere lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura globale.
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha sottolineato che il tè è originario della Cina, ma la sua popolarità è fiorita in tutto il mondo. L’istituzione della “Giornata internazionale del tè” da parte delle Nazioni Unite riflette il riconoscimento e l’attenzione della comunità internazionale al suo valore, fatto che ha una grande importanza per la rivitalizzazione dell’industria del tè e la promozione della relativa cultura. In qualità di importante produttore e consumatore di tè, la Cina è desiderosa di lavorare con tutte le parti per promuovere uno sviluppo sostenibile e sano dell’industria globale del tè, approfondire l’integrazione e lo studio reciproco della sua cultura, far conoscere e amare il tè a sempre più persone, goderne la fragranza mentre si condivide una vita migliore.
Le prove dimostrano che già 5000 anni fa il popolo cinese aveva iniziato a bere il tè. Nel 780 Lu Yu, della dinastia Tang, scrisse il “Classico del tè”, il primo libro sul tè in Cina e nel mondo. Questo testo ha influenzato il mondo ed valso a Lu Yu il titolo e la considerazione di “Saggio del tè” e “Dio del tè”. Il “Classico del tè” è un’enciclopedia di questa bevanda, che ne copre la biologia, la coltivazione, la tassonomia, l’ecologia, la farmacologia e così via. Esso registra inoltre anche miti, favole, storie, poesie, biografie e geografia risalenti a prima della dinastia Tang, rendendolo un tesoro dell’antica cultura cinese.
Il tè è il primo prodotto agricolo a basse emissioni di carbonio creato sistematicamente in Cina: a differenza delle colture alimentari e di altre colture da reddito, il tè ha un vantaggio naturale nel ridurre le emissioni e nel sequestrare il carbonio. Ruan Jianyun, vicedirettore dell’Istituto di Ricerca sul Tè dell’Accademia Cinese delle Scienze Agricole, ha affermato che il tè ecologico a basse emissioni di carbonio della Cina per il programma FAO di sviluppo agricolo verde del Paese, che copre l’intera catena e il processo di produzione, lavorazione e tutti i prodotti del tè; propone requisiti corrispondenti per le misure ecologiche di terra, biodiversità e sequestro del carbonio per le piantagioni di tè; controlla rigorosamente gli input, aderendo ai principi di “verde, ridotto ed efficiente”; mentre il processo di lavorazione aderisce a quelli di “pulito, efficiente e risparmio energetico”.
In migliaia di anni di scambi interculturali, la cultura cinese del tè è diventata un linguaggio comune del mondo, che porta con sé il riverito modo del popolo cinese di andare d’accordo con il mondo. “Con il tè come catalizzatore di amicizia e matrimoni”, il tè e la cultura del tè dalla Cina al mondo.