Ambasciata cinese in USA: “imposizione tariffe aggiuntive tipica mossa protezionistica e politica”

2024-05-16 10:40:36

Il 15 maggio, ora locale, il portavoce dell'ambasciata cinese negli Stati Uniti ha risposto a domande relative all'imposizione di tariffe aggiuntive da parte degli Stati Uniti nei confronti della Cina, affermando che gli USA hanno abusato del processo di revisione tariffaria della Sezione 301 e hanno ulteriormente aumentato le imposte su alcuni prodotti cinesi. Invece di correggere i propri errori, essi insistono a seguire la stessa strada e a commettere errori uno dopo l’altro. La Cina esprime la sua forte insoddisfazione a riguardo.

Il portavoce ha affermato che l'Organizzazione Mondiale del Commercio ha chiaramente concluso che le tariffe statunitensi della Sezione 301 violano le regole dell'OMC e il diritto internazionale. Questo approccio, pur non essendo a favore degli interessi degli Stati Uniti, danneggia anche altri e non farà altro che aumentare in modo significativo il costo dei beni importati, facendo sì che le aziende e i consumatori americani subiscano maggiori perdite, e che i consumatori americani paghino prezzi più alti per gli stessi beni.

Il portavoce ha inoltre affermato che la mossa degli Stati Uniti è tipica del protezionismo, della manipolazione politica e del bullismo, violando l’impegno del presidente Biden di “non cercare di sopprimere e contenere lo sviluppo della Cina” e di “non cercare di disaccoppiare e tagliare i legami con la Cina”. Non è Inoltre in linea con lo spirito dell’accordo raggiunto dai capi di Stato cinese e statunitense, e compromette seriamente l'atmosfera della cooperazione bilaterale.

Il portavoce ha aggiunto che la Cina esorta gli Stati Uniti a rispettare seriamente le regole dell’OMC e ad annullare immediatamente le tariffe aggiuntive imposte, riservandosi l’adozione di tutte le misure necessarie per difendere i propri diritti e interessi.

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