Il 14 maggio l’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti ha pubblicato i risultati della revisione quadriennale delle tariffe aggiuntive della Sezione 301 nei confronti della Cina, annunciando che, sulla base delle tariffe già imposte, sarebbero state ulteriormente aumentate le tariffe sui prodotti importati dalla Cina. La comunità industriale e commerciale cinese esprime la sua ferma opposizione a queste misure.

I veicoli elettrici, le batterie al litio, i pannelli fotovoltaici e altri settori correlati in Cina, si sono profondamente integrati nella catena di approvvigionamento globale grazie alla loro continua innovazione tecnologica e alla partecipazione attiva alla concorrenza sul mercato, dando un forte impulso al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni e allo sviluppo innovativo e verde. L’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti ignora le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e abusa costantemente del processo di revisione tariffaria della Sezione 301, aumentando significativamente le tariffe su alcuni prodotti importati dalla Cina. Si tratta di una tipica azione unilaterale e protezionistica. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti forniscono ingenti sussidi ai propri settori domestici come veicoli elettrici e semiconduttori, il che costituisce un’evidente violazione dei principi dell’economia di mercato e delle regole commerciali internazionali, compromettendo seriamente la stabilità e la sicurezza delle catene industriale e di approvvigionamento globali.

Il Consiglio cinese per la promozione del commercio internazionale e la Camera di commercio internazionale cinese, a nome delle comunità industriale e commerciale del Paese, chiedono agli Stati Uniti di rispettare seriamente le regole dell’OMC e di annullare immediatamente queste tariffe aggiuntive. Esse invitano inoltre le comunità industriale e commerciale di entrambi i Paesi a rafforzare la fiducia reciproca e la cooperazione, in modo da salvaguardare insieme la stabilità e la fluidità delle catene industriale e di approvvigionamento, e di accelerare la ripresa economica mondiale.