Wang Yi sulla visita del presidente cinese Xi in Francia, Serbia e Ungheria

2024-05-11 16:59:22


Dal 5 al 10 maggio, su invito, il presidente cinese, Xi Jinping, ha effettuato una visita di Stato in Francia, Serbia e Ungheria, al termine della quale, il membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCC e ministro cinese degli Esteri, Wang Yi, ha fornito ai giornalisti che lo accompagnavano le informazioni relative.

Wang Yi ha dichiarato che questa visita si è basata sull'Europa, ma guardando al mondo, per ottenere il consolidamento delle relazioni sino-francesi, il rafforzamento di quelle sino-serbe e il miglioramento di quelle sino-ungheresi, la ripartenza della cooperazione con l’UE, è un patrimonio di amicizia, rafforzando la confidenza reciproca, facendo crescere la fiducia e aprendo il viaggio futuro, con pieno successo.

La visita di Stato in Francia era l’agenda più importante per la celebrazione del 60° anniversario dell’allacciamento dei rapporti diplomatici fra i due Paesi. Il presidente Xi ha ricordato la 60ennale preziosa storia delle relazioni diplomatiche sino-francesi, e ha lanciato la proposta che entrambi i Paesi persistano nell’indipendenza ed evitino una “nuova guerra fredda” o un confronto di campo; insistano sulla comprensione reciproca e promuovano congiuntamente la coesistenza armoniosa in un mondo multicolore; continuino con la lungimiranza e promuovano congiuntamente il multipolarismo in un mondo equo e ordinato; persistano nel mutuo vantaggio e nel win-win, opponendosi congiuntamente ai cosiddetti  “disaccoppiamento e rottura della catena”.

La Serbia è legata alla Cina da un’amicizia di ferro ed è il primo partner strategico globale della Cina nell’Europa centro-orientale. I due capi di Stato si sono accordati per costituire una comunità Cina-Serbia dal futuro condiviso in nuova era. Wang Yi ha detto che la costruzione della comunità dal futuro condiviso suddetta ha realizzato una svolta in Europa, non è solo la sublimazione dell’amicizia di ferro tra la Cina e la Serbia, ma anche l’evidenziamento dei valori comuni delle due parti,  allargando ulteriormente le vivide pratiche globali della costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso.

L'Ungheria è stata uno dei primi paesi a stabilire relazioni diplomatiche con la Cina. Quest'anno ricorre il 75° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Xi Jinping apprezza molto il fermo sostegno alla Cina del Primo ministro ungherese, Viktor Orbán, nella salvaguardia degli interessi fondamentali del Paese. La Cina intende rafforzare la cooperazione strategica con l'Ungheria, per rafforzare un moltipolarismo mondiale equo e ordinato e una globalizzazione economica inclusiva, oltre che per spingere la governance globale in una direzione più giusta e ragionevole.

L’Europa è un polo importante della struttura multipolare, nonché una direzione importante per la diplomazia da grande paese con caratteristiche cinesi e un partner chiave per realizzare la modernizzazione in stile cinese. L’anno prossimo si celebrerà il cinquantesimo anniversario dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche formali tra Cina e UE. Il presidente cinese, Xi Jinping, ha avuto a Parigi un incontro tripartito tra Cina-Francia-UE, con la presenza del suo omologo francese Emmanuel Macron e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Le relazioni Cina-UE sono legate alla pace, alla stabilità, allo sviluppo e alla prosperità nel mondo, non sono mirate, dipendenti o controllate da alcuna terza parte. Entrambe le parti dovrebbero aderire al posizionamento di partenariato, insistere sul dialogo e sulla cooperazione, approfondire la comunicazione strategica, rafforzare la reciproca fiducia strategica, concentrarsi sugli accordi strategici, portare avanti la collaborazione strategica, promuovere uno sviluppo stabile e sano delle relazioni Cina-UE e contribuire alla pace e allo sviluppo mondiale.

In risposta alla cosiddetta “teoria della sovraccapacità della Cina”, il presidente Xi Jinping ha sottolineato che le aziende cinesi delle nuove energie rappresentano una capacità produttiva avanzata, che non solo arricchisce l’offerta globale e allevia la pressione inflazionistica globale, ma fornisce anche un grande contributo per affrontare il cambiamento climatico e la trasformazione ambientale. L’essenza della cooperazione Cina-UE è costituita da vantaggi complementari e benefici reciproci. Le due parti hanno ampio ed enorme spazio per la cooperazione nella trasformazione verde e digitale. Le due parti dovrebbero gestire adeguatamente gli attriti economici e commerciali attraverso il dialogo e la negoziazione, accogliendo le legittime preoccupazioni delle entrambe le parti e trasformarsi reciprocamente in partner chiave nella cooperazione economica e commerciale, un partner prioritario per la cooperazione scientifica e tecnologica e un partner fidato per la cooperazione industriale e della catena di approvvigionamento.

Wang Yi ha affermato che attualmente il caos si verifica frequentemente in tutto il mondo, le questioni scottanti sono complesse e difficili da risolvere e i rischi e le sfide emergono uno dopo l'altro. In particolare, la crisi ucraina è stata ritardata per più di due anni. La pace e la sicurezza europea hanno raggiunto un bivio. La confusione e l’ansia sono generalmente aumentate. Si prevede che la Cina fornirà saggezza cinese e soluzioni cinesi per risolvere la crisi e raggiungere la pace. Per quanto riguarda le questioni legate alla pace e alla stabilità, la Cina si è sempre schierata dalla parte giusta della storia, dalla parte della pace e della giustizia, e ai vertici della moralità internazionale, è stata ampiamente riconosciuta e molto apprezzata dalla comunità internazionale ed è diventato un pilastro nella promozione della pace e della stabilità internazionale.

Wang Yi ha affermato che la diplomazia femminile è il momento clou di questa visita. L’affascinante diplomazia dellaprofessoressa Peng Liyuan ha svolto un ruolo positivo nel rafforzare la simpatia degli stranieri nei confronti della Cina e nel rafforzare il soft power cinese.

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