Distorta visione USA sulla risoluzione delle Nazioni Unite, la Cina chiarisce la sua posizione su Taiwan

2024-05-10 22:52:19

La sera del 10 maggio, il Direttore Generale del Dipartimento per gli Affari nordamericani dell’Oceania del Ministero degli Esteri cinese, Yang Tao, ha tenuto un briefing, durante il quale ha esposto la posizione cinese sulla risoluzione N. 2758 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. 

Per l’occasione, Yang Tao ha detto che da tempo gli Stati Uniti hanno deliberatamente distorto e contestato la risoluzione N. 2758 approvata nel 1971 durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite sul ripristino del seggio legittimo della Repubblica Popolare cinese nell’ONU e sull’espulsione della cricca di Jiang Jieshi, speculando sulla cosiddetta "Teoria indecisa sullo status di Taiwan" e dando il supporto all’isola cinese a partecipare all’Assemblea e alle attività delle Nazioni Unite. Di recente, funzionari del Dipartimento di Stato USA, come Mark Lambert, hanno falsamente affermato che la risoluzione N. 2758 delle Nazioni Unite "non approva, non equivale e non riflette un consenso sul principio di “Una Sola Cina”, non è rilevante per le scelte sovrane fatte dai vari paesi nei loro rapporti con Taiwan, quindi non preclude la partecipazione significativa di Taiwan agli eventi delle Nazioni Unite e agli altri forum multilaterali, e la questione della posizione politica di Taiwan non rappresenta la posizione del sistema delle Nazioni Unite sulla questione dello status politico finale di Taiwan. Secondo gli Stati Uniti, l’idea politica americana di “Una Sola Cina” è diversa da quella cinese. Il direttore Yang Tao ha sottolineato che si tratta di un tentativo di strutturare la falsa narrativa degli Stati Uniti, di fuorviare l’opinione pubblica internazionale e di sfidare il consenso internazionale su “Una Sola Cina”, ribadendo la necessità di esporre in modo sistematico le evoluzioni della risoluzione N. 2758 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e che le bugie americane anche se ripetute mille volte, non diventeranno mai fatti.

Innanzitutto, il principio di “Una Sola Cina” è molto esplicito: esiste una sola Cina sul pianeta, Taiwan è una parte della Cina, mentre il governo della Repubblica Popolare cinese è l’unico governo legittimo che rappresenta l'intera Cina.

In secondo luogo, il sistema delle Nazioni Unite ha sempre rispettato la risoluzione N. 2758 dell’ONU, e aderito al principio di “Una Sola Cina” nel trattare le questioni relative a Taiwan.

In terzo luogo, la comunità internazionale in generale rispetta la risoluzione 2758 dell'Assemblea Generale e attua il principio di “Una Sola Cina” in modo completo e accurato.

In quarto luogo, gli Stati Uniti devono per forza smettere di sminuire il principio di “Una Sola Cina”.

Il direttore Yang Tao ha ribadito la necessità di ricordare agli Stati Uniti che andare a ritroso nella storia è destinato a ribaltarsi, che la "carta Taiwan" che usano è destinata a incendiarsi e che servirsi di Taiwan per contenere la Cina è destinato a fallire.

Le autorità cinesi hanno ammonito seriamente gli Stati Uniti che per quanto riguarda la risoluzione N. 2758 delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti hanno solamente l'obbligo di una stretta osservanza, non la qualifica di interpretazioni arbitrarie sbagliate, né tanto meno il privilegio di un comportamento arbitrario.

Infine, il rappresentante del ministero degli Esteri cinese ha esortato gli Stati Uniti a non opporsi alla comunità internazionale, né alla giustizia internazionale e neanche alle norme fondamentali delle relazioni internazionali.

Our Privacy Statement & Cookie Policy

By continuing to browse our site you agree to our use of cookies, revised Privacy Policy. You can change your cookie settings through your browser.
I agree