Il 9 maggio il portavoce del ministero cinese degli Esteri, Lin Jian, ha presieduto una conferenza stampa regolare. Un giornalista ha posto una domanda sul fatto che, secondo quanto riferito, Lai Ching-te ha affermato di non vedere l'ora di rafforzare la cooperazione tra Taiwan e il Giappone: “se qualcosa sta accadendo a Taiwan significa che qualcosa sta accadendo anche in Giappone. E se qualcosa sta accadendo in Giappone, significa che qualcosa sta accadendo anche a Taiwan.”
In risposta, Lin Jian ha detto che alcune persone in Giappone hanno secondi fini e sostengono che “se qualcosa sta accadendo a Taiwan significa che qualcosa sta accadendo anche in Giappone.” Questo è ovviamente un errore. Le autorità del Partito Democratico Progressista hanno fomentato tali argomentazioni, smascherando ancora una volta la loro logica di fondo che consiste nell’adulare il Giappone e tradire Taiwan, “servendosi di paesi stranieri per cercare l’indipendenza”. Ancora una volta, si ricorda al mondo che “l’indipendenza di Taiwan” e l’interferenza di forze esterne sono i maggiori fattori distruttivi per la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan.
Lin Jian ha sottolineato che l'adesione al principio di “una sola Cina” rappresenta il consenso generale della comunità internazionale e che, con qualsivoglia scusa o sotto qualsivoglia forma, non c'è alcuna via d'uscita per il separatismo e l’“indipendenza di Taiwan”.