Il 3 maggio, in risposta alla recente dichiarazione del Segretario di Stato USA, Antony Blinken, secondo cui gli Stati Uniti incoraggiano fortemente l'Organizzazione Mondiale della Sanità a invitare Taiwan a partecipare all'Assemblea generale dell'OMS di quest’anno in qualità di osservatore, il portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato Chen Binhua ha sottolineato che la posizione della Cina su questo tema è coerente e chiara: la questione deve essere affrontata in conformità con il principio “Una Sola Cina”, che è anche il principio fondamentale confermato dalla risoluzione N.2758 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e dalla risoluzione N.25.1 dell’OMS. 

La questione di Taiwan è un affare interno della Cina che non ammette interferenze straniere. Gli Stati Uniti devono smettere immediatamente di usare l'Assemblea generale dell’OMS per speculare su questioni legate a Taiwan e devono intraprendere azioni concrete per rispettare il principio “Una Sola Cina” e i tre comunicati congiunti sino-americani, invece di dire una cosa e farne un'altra, continuando a complottare con attività separatiste per l’indipendenza di Taiwan.

Il portavoce cinese ha aggiunto che i compatrioti delle due sponde sono una sola famiglia; i cinesi hanno da sempre a cuore il benessere dei compatrioti di Taiwan. Sulla base del principio di “Una Sola Cina”, sono stati presi accordi appropriati per la partecipazione di Taiwan agli affari sanitari globali. La partecipazione di Taiwan all’Assemblea dell’OMS doveva essere una strada percorribile e fattibile. Tuttavia, le autorità del Partito Progressista Democratico, hanno deliberatamente politicizzato la questione sanitaria e tentato di ricorrere a forze esterne per ottenere l’ “indipendenza”. I fatti degli ultimi sette anni hanno dimostrato che questo approccio scorretto non funziona e questa volta sarà destinato al fallimento.