Ministero del Commercio cinese condanna le ispezioni improvvise dell'UE come danno al business

2024-04-24 21:35:22

Il 24 aprile, il portavoce del Ministero del Commercio cinese ha riposto alla domanda riguardo la comunicazione pubblicata il giorno precedente dalla Commissione Europea che ha dichiarato di aver condotto ispezioni improvvise negli uffici di aziende cinesi presenti in Europa, al fine di verificare la ricezione di sussidi esteri. 

Il portavoce ha osservato che si è trattato del quinto intervento investigativo sui sussidi di Stato avviato dall'UE dal mese di febbraio 2024; tutti gli interventi si sono concentrati sulle aziende cinesi, ma questa è la prima volta che si procede con perquisizioni dirette. La comunità imprenditoriale cinese si è dichiarata profondamente turbata e fortemente contrariata. 

Il portavoce ha inoltre aggiunto che la Cina considera che la Commissione Europea, agendo senza previa notifica e senza una formale procedura aperta, abbia effettuato irruzioni negli spazi lavorativi ordinari delle imprese, sequestrando equipaggiamenti operativi in violazione dei principi del giusto processo. Questo comportamento perturba l'equilibrio della libera concorrenza di mercato, compromette seriamente la fiducia delle aziende straniere nell'operare all'interno dell'Unione Europea, deteriora ulteriormente il clima d'affari nell'UE e manda un segnale decisamente negativo a tutte le aziende straniere attive in Europa. La Cina esprime grave preoccupazione e forte opposizione rispetto a queste azioni.

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