Media svizzeri: lamentele su “sovracapacità” cinese evidenziano ipocrisia e miopia occidentali

2024-04-24 11:02:31

Citando l’articolo pubblicato recentemente dalla “Neue Zurich Zeitung” (NZZ), se ogni paese producesse solo prodotti per il proprio mercato interno, il commercio globale non sarebbe possibile. Secondo l’articolo, le lamentele occidentali sulla “sovracapacità” della Cina sono in realtà ipocrite e miopi.

La NZZ è uno dei giornali più diffusi in Svizzera, nonché uno dei media mainstream più influenti nell'area di lingua tedesca. Il 19 aprile il capo economista del giornale, Peter Fischer, ha intitolato un articolo di opinione "Sovraccapacità della Cina: le lamentele dell'Occidente sono ipocrite e miopi" che afferma che l’Europa e gli Stati Uniti stanno attualmente lottando in settori come quello dei veicoli elettrici utilizzando la “teoria della sovracapacità della Cina”.

A questo proposito, Peter Fischer pone una serie di domande nell'articolo: "Cos'è esattamente la 'sovracapacità'? Anche l'esportazione di prodotti da parte dei paesi occidentali verso l'Asia è considerata una sorta di sovracapacità? Se ogni paese producesse solo prodotti per il proprio mercato interno, da dove potrebbe iniziare il commercio globale?”

Per quanto riguarda l'argomento secondo cui le aziende cinesi ottengono vantaggi attraverso i sussidi, Peter Fischer ha sottolineato che questa accusa è piuttosto ipocrita. Ha citato i dati del Global Trade Alert Database (GTA) dell’Università di San Gallo della Svizzera e della “New Industrial Policy Observation” per dimostrare che gli Stati Uniti sovvenzionano i beni correlati molto più dei paesi dell’UE, mentre il margine dei sussidi cinesi è molto inferiore a quello degli Stati Uniti e dell’Europa.

Peter Fischer ha inoltre messo in risalto il fatto che i consumatori occidentali saranno felici se vedranno che l’Occidente potrà acquistare prodotti fotovoltaici ed eolici a prezzi accessibili, o se i veicoli elettrici innovativi provenienti dalla Cina potranno spingere i produttori europei ad accelerare il ritmo dell’innovazione. Egli ha sottolineato in particolare il fatto che gli obiettivi di decarbonizzazione, per cui il mondo sta lavorando duramente, saranno un processo molto costoso e la Cina sarà in grado di ridurre tale costo.

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