Gli Stati Uniti affermano che la visita di Blinken in Cina solleverà preoccupazioni per la "sovraccapacità"; la risposta del Ministero degli Esteri cinese

2024-04-24 21:54:17

Durante la conferenza stampa di routine del 24 aprile presso il Ministero degli Esteri cinese, un giornalista ha chiesto al portavoce Wang Wenbin un commento sulla recente accusa congiunta avanzata contro la Cina dai ministri degli esteri del G7, circa le "politiche e pratiche non di mercato che causano un eccesso di capacità". Gli Stati Uniti hanno espresso l'intenzione di sollevare la questione dell'"eccesso di capacità produttiva" con la Cina durante la visita del Segretario di Stato Antony Blinken.

Il portavoce Wang Wenbin ha risposto che le recenti critiche di alcuni paesi occidentali sul cosiddetto "eccesso di capacità produttiva" della Cina sono prive di fondamento e pertanto vengono categoricamente respinte dalla Cina.

Wang Wenbin ha evidenziato che la vera sfida attuale non è un eccesso di capacità nel settore delle energie rinnovabili, bensì una notevole carenza. Egli ha sottolineato che l'industria cinese delle energie nuove e dei prodotti ecologici, in particolare, risponde all'esigenza globale di contrastare la crisi energetica e combattere i cambiamenti climatici, offrendo un contributo fondamentale alla transizione mondiale verso un'economia verde e a basso tenore di carbonio.

Il portavoce ha poi affermato che lo sviluppo accelerato del settore delle energie nuove in Cina è in linea con le leggi economiche e i principi di mercato, e non è il risultato di sovvenzioni. Definire questo settore come afflitto da "eccesso di capacità" è un'espressione di protezionismo.

In conclusione, Wang Wenbin ha ribadito che la Cina continua a promuovere una politica di apertura e desidera cooperare con tutte le parti per assicurare una concorrenza leale e vantaggi reciproci. Ha inoltre espresso il desiderio che i paesi coinvolti adottino una prospettiva aperta, rispettino i principi dell'economia di mercato e le norme internazionali del commercio, offrendo così alle imprese cinesi un ambiente di business equo, trasparente e non discriminatorio.

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