Il 22 aprile, ora locale, il presidente della Duma di Stato russa, Vyacheslav Volodin, ha dichiarato tramite i social media che l’adozione da parte della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti di un disegno di legge sulla confisca dei beni russi congelati, allo scopo di sostenere l’Ucraina, è un furto e una decisione palesemente illegale. Questo comprometterà la fiducia degli altri Paesi, organizzazioni imprenditoriali e investitori privati negli Stati Uniti e nel principio dell’inviolabilità della proprietà, che è alla base del sistema finanziario mondiale, mentre allo stesso tempo causerà un danno irreparabile al diritto internazionale e creerà un precedente che darà diritto ad altri Paesi di fare lo stesso. Per il momento la Russia ha tutte le ragioni per adottare misure simmetriche.

Volodin ha anche affermato che dei 280 miliardi di dollari di beni russi congelati all’estero, solo 5-6 miliardi si trovano negli Stati Uniti, mentre la maggior parte si trova nei Paesi dell’UE. La mossa degli Stati Uniti mira a istigare l’UE a fare lo stesso passo, danneggiando così l’economia europea.