Colloqui tra Cina e Stati Uniti, concordato di continuare ad attuare la Visione di San Francisco

2024-04-15 21:42:44

Il 15 aprile, il vice ministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu ha incontrato l’ambasciatore statunitense in Cina Nicholas Burns, l’assistente del Segretario di Stato per gli Affari dell’Asia e del Pacifico Daniel Kritenbrink e la direttrice senior per gli Affari della Cina del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca Sarah Beran. Yang Tao, direttore della Direzione Generale degli Affari dell’America del Nord e dell’Oceania del Ministero cinese degli Esteri, ha preso parte del colloquio con la parte statunitense.

Le due parti, in conformità con l’importante consenso raggiunto nell’incontro di San Francisco e con la recente telefonata tra i due capi di Stato, hanno condotto una comunicazione franca, approfondita e costruttiva sulla promozione del dialogo e della cooperazione in vari campi tra Cina e Stati Uniti, nonché sulla gestione appropriata delle loro differenze. Hanno scambiato opinioni sulle questioni più scottanti in ambito internazionale e regionale, come ad esempio il Medio Oriente, l’Ucraina e la questione nucleare della penisola coreana. Hanno concordato di continuare ad attuare la “Visione di San Francisco”, di mantenere i contatti a tutti i livelli e di stabilizzare e sviluppare ulteriormente le relazioni tra Cina e Stati Uniti.

La Cina ha chiarito la sua posizione su una serie di dichiarazioni e azioni sbagliate nei confronti della Cina, promosse recentemente dagli Stati Uniti nell’ambito della “strategia Indo-pacifica”, in particolare la formazione della piccola cricca tra Stati Uniti, Giappone e Filippine e le turbolenze legate alla situazione nel Mar Cinese Meridionale. Ha chiesto agli Stati Uniti di astenersi dall’impegnarsi in un confronto tra i campi e dal minare la pace e la stabilità nella regione Asia-Pacifico.

Inoltre, la Cina ha chiarito la sua posizione su Taiwan, sull’economia e sul commercio, sulla scienza e sulla tecnologia, e sugli scambi umanistici, chiedendo agli Stati Uniti di smettere di interferire negli affari interni della Cina, di ostacolare il suo sviluppo, di imporre sanzioni irragionevoli alle imprese cinesi e di sopprimere l'economia, il commercio, la scienza e la tecnologia del Paese.

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