Il 12 aprile il portavoce dell’Ambasciata cinese negli Stati Uniti ha risposto alle domande dei giornalisti riguardo le dichiarazioni negative legate alla Cina fatte dai leader giapponese e statunitense nel corso del loro incontro.

Un giornalista ha posto una domanda riguardo al fatto che i leader di Stati Uniti e Giappone durante l’incontro avrebbero rilasciato una dichiarazione e lanciato accuse contro la Cina su questioni relative a Taiwan, al mare e alle armi nucleari, richiedendo al portavoce quale fosse il commento della Cina?

Nella sua risposta, il portavoce ha dichiarato che gli Stati Uniti e il Giappone hanno adottato una mentalità da guerra fredda, si sono impegnati in una politica di “piccola cricca”, hanno diffamato e attaccato la Cina sulle politiche relative a Taiwan, al mare e alle armi nucleari, interferendo pesantemente negli affari interni del Paese, fatto che rappresenta una grave violazione delle norme fondamentali delle relazioni internazionali. La Cina è fortemente insoddisfatta per tutto ciò e vi si oppone risolutamente, presentando solenni rimostranze agli Stati Uniti.

La questione di Taiwan è esclusivamente un affare interno cinese e a riguardo non è tollerata alcuna interferenza esterna. Le attività cinesi nel Mar Cinese Orientale e nel Mar Cinese Meridionale sono pienamente conformi al diritto internazionale e non c’è nient’altro da aggiungere. La Cina persegue fermamente una politica che esclude un suo primo uso delle armi nucleari, si impegna a non usare armi nucleari contro Stati non dotati di armi nucleari o zone prive di armi nucleari, mantiene sempre le sue forze nucleari al livello più basso necessario per la sua sicurezza nazionale e non partecipa a nessuna forma di corsa agli armamenti.

La Cina sollecita quindi il Giappone e gli Stati Uniti a smettere le loro interferenze negli affari interni del Paese e i tentativi di danneggiamento della stabile e pacifica situazione nella regione, e difenderà con fermezza le proprie sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo.