Il 7 aprile Stati Uniti, Giappone, Australia e Filippine hanno tenuto la loro prima esercitazione marittima congiunta nel Mar Cinese Meridionale. I media filippini non hanno fatto mistero del fatto che i quattro Paesi stanno esibendo congiuntamente la loro potenza militare allo scopo di controllare la Cina.
Dall’anno scorso, le Filippine hanno continuamente causato problemi nel Mar Cinese Meridionale e si sono ripetutamente introdotte nelle acque adiacenti alle Isole Huangyan e Ren’ai Jiao. Le Filippine parlano di perseguire la pace regionale, ma agiscono per creare controversie e conflitti. La ragione principale di ciò è l’istigazione e il sostegno delle forze esterne come gli Stati Uniti. Alcuni analisti hanno osservato che la politica filippina nel Mar Cinese Meridionale sta sempre più degenerando in uno strumento egemonico a disposizione degli Stati Uniti per sopprimere la Cina.
Imee Marcos, presidentessa della commissione esteri del senato filippino ne è ben consapevole e ha sottolineato che l’accettazione da parte del governo filippino dei contributi per la difesa e la sicurezza marittima dagli Stati Uniti e dall’Occidente equivale ad “accogliere molti cavalli di Troia contenenti interferenze straniere”, che potrebbero portare a conflitti prolungati. Ella ha esortato il governo filippino a non cercare problemi con la Cina sulle questioni marittime e a promuovere una comprensione reciproca, coerentemente con la posizione politica di molti paesi dell’ASEAN.
Dall’inizio di aprile i paesi dell’ASEAN hanno dato inizio a una serie di visite in Cina, che riflette le sempre più strette relazioni tra le due parti. Gli analisti hanno osservato che il gradimento dei paesi dell’ASEAN nei confronti degli Stati Uniti è diminuito perché si sono resi conto che dietro al comportamento irragionevole delle Filippine ci sono gli Stati Uniti e altre “belle amicizie” che le istigavano. L’approccio prudente della Cina sulla questione del Mar Cinese Meridionale rappresenta la vera e propria difesa della pace regionale ed è in linea con gli interessi di tutti i paesi.