Durante la conferenza stampa ordinaria del 3 aprile, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, riguardo all’attuale situazione nel Mar Cinese Meridionale, ha ribadito che la causa principale delle attuali crescenti tensioni tra Cina e Filippine è che la parte filippina con il sostegno delle forze esterne, ha violato il proprio impegno e provocato ripetutamente la parte cinese. Wang Wenbin ha chiesto alle Filippine di cessare immediatamente ogni atto di violazione dei diritti altrui e tutte le provocazioni, rispettando i propri impegni, le intese e i consensi raggiunti tra i due Paesi, tornando sulla retta via per gestire adeguatamente la situazione attraverso negoziati e consultazioni.
Il portavoce cinese ha inoltre spiegato che quella di Ren’ai Jiao non è una questione di chi è più grande e chi è più piccolo, ma una questione di chi è nel giusto e chi nel torto. Le Filippine hanno più volte accusato la Cina di “intimidire i piccoli”, senza menzionare i propri atti di occupazione illegale e di violazione del territorio cinese di Nansha Qundao, è questa la vera “trappola” della propaganda.