Negli ultimi giorni la ripresa contemporanea dei tre principali indici economici cinesi ha attirato l’attenzione della stampa internazionale. Si tratta del Purchasing Managers’ Index (PMI) per il settore manifatturiero, del non-manufacturing Business Activity Index e del Comprehensive PMI. Gli ultimi dati cinesi ufficiali mostrano che nel marzo scorso i tre indici in questione erano, rispettivamente, del 50,8%, del 53,0% e del 52,7%, registrando quindi una crescita su base annua rispettivamente di 1,7, 1,6 e 1,8 punti percentuali. Tra questi, l'attività manifatturiera a marzo ha registrato la prima espansione in sei mesi e ha toccato il massimo di un anno. A questo proposito, Bloomberg e altri media stranieri hanno affermato che ciò dimostra come le prospettive del settore manifatturiero cinese tendano ad essere ottimistiche, mentre l'economia generale si sta stabilizzando.
La crescita contemporanea dei tre indici ha testimoniato le previsioni ottimiste dell’estero riguardo all’economia cinese, dimostrando inoltre che la cosiddetta diceria occidentale sul “Picco dell’economia cinese” (Peak China) non è per nulla sostenibile.
Nel marzo scorso gli indici PMI del settore manifatturiero High-Tech, del settore dei beni di consumo e del settore produttivo degli equipaggiamenti sono stati rispettivamente del 53,9%, del 51,8% e del 51,6%, tutti superiori a quelli del mese precedente. Tra questi, gli indici della produzione e dei nuovi ordini dell’industria manifatturiera d’alta tecnologia sono stati entrambi superiori al 55,0%, un riflesso dello sviluppo di alta qualità dell’economia cinese. D’altra parte, l’Expected Production and Business Activities Index ha raggiunto il 55,6%, salendo nella fascia di boom, indicando che le imprese hanno una maggiore fiducia nello sviluppo recente del mercato cinese.
La buona performance degli indici produttivi, dei nuovi ordini e dell’import-export significano il miglioramento del contesto generale in Cina. Gli analisti hanno sottolineato che questi dati prevedono una crescita positiva del Pil nel primo trimestre, la quale getterà una solida base per la realizzazione del target del 5% della crescita economica annua.
Christopher Thomas, ricercatore senior del Brookings Institution, ha sottolineato che l'accelerazione dello sviluppo delle nuove forze produttive di qualità beneficerà il mondo con una serie di risultati innovativi, portando nuove energie per lo sviluppo economico globale.