Sfide comuni, responsabilità comuni: le soluzioni offerte dal Boao Forum e lo sviluppo di qualità della Cina

2024-03-29 11:18:22

"L'Asia e il mondo: sfide comuni, responsabilità comuni". È questo il tema principale del Boao Forum for Asia (BFA), evento che si svolge annualmente nella città di Boao, nella provincia di Hainan, nel sud della Cina. L’edizione del 2024, in calendario dal 26 al 29 marzo e con 5.000 partecipanti complessivi, si è tenuta in un clima di polarizzazione globale e crescenti tensioni mondiali. Non è un caso che il filo conduttore delle varie conferenze sia coinciso con l’invito a tutti i Paesi ad affrontare congiuntamente le sfide del pianeta e ad assumersi le responsabilità di promuovere la pace e la prosperità. In che modo? Cooperando, costruendo ponti, collaborando per la risoluzione dei problemi comuni. 

Il BFA 2024, nello specifico, si concentra sull’economia globale, sull'innovazione scientifica e tecnologica, sullo sviluppo sociale e, appunto, sulla cooperazione. In tutto questo è fondamentale sottolineare il ruolo ricoperto dall’Asia. Il continente asiatico è infatti diventato un focolaio di capitali e, sebbene la lenta ripresa economica a livello internazionale e l'aumento dell'incertezza abbiano messo sotto pressione la crescita del commercio e degli investimenti globali, questa regione è ancora il motore dell’economia mondiale. In un simile contesto, negli ultimi decenni la Cina si è impegnata a promuovere l’integrazione economica in Asia, mentre le varie edizioni dei BFA hanno già dimostrato come il governo cinese sia in prima linea nel proporre miglioramenti nella cooperazione globale, e quanto il mondo necessiti a sua volta di collaborare con la Cina. 

Non mancano gli esempi concreti dei contributi offerti dalla Cina. Nel gennaio 2022 è entrato in vigore il RCEP, il più grande accordo di libero scambio al mondo che vale il 30% del pil globale e che comprende i 10 Paesi dell'Asean, oltre alla stessa Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda, che rappresentano il 30% del totale. Grazie a questo accordo l’intera Asia ha accelerato la crescita delle sue attività commerciali consolidando lo status di regione altamente dinamica. Un altro esempio coincide invece con la scelta della Cina di condividere con il resto del mondo la sua storia di successo in termini di sviluppo, fungendo da partner e modello per il cosiddetto Global South in nome del multilateralismo e di una cooperazione win-win. 

Tornando al BFA, il suo messaggio rivolto alla comunità internazionale è chiaro: è quanto mai necessario sostenere lo spirito di inclusività, innovazione e cooperazione vantaggiosa per tutti, ricostruire la fiducia tra le parti, rafforzare la solidarietà e lavorare insieme per affrontare le sfide globali e promuovere lo sviluppo. Allo stesso tempo, le economie asiatiche dovrebbero lavorare per mantenere la stabilità dell’industria e delle catene di approvvigionamento, e promuovere l’integrazione economica regionale così da fornire un importante sostegno alla stabilità e alla crescita economica internazionale. Ecco perché il forum di quest'anno si è concentrato sull'integrazione economica regionale e sulla crescita in Asia, ospitando diversi forum secondari per discutere dell'espansione degli investimenti e dell'approfondimento della cooperazione finanziaria nel continente.

Il BFA è legato infine ad altri due interessanti spunti di riflessione. Il primo: l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha avvertito che l'aumento della frammentazione del commercio imporrà costi enormi all'economia globale, soprattutto a quella dei Paesi in via di sviluppo. Il Forum suggerisce dunque che i Paesi dovrebbero rafforzare la cooperazione per evitare di scivolare ulteriormente nel protezionismo. Il secondo: la trasformazione guidata dall'innovazione è di grande importanza per costruire una nuova produttività e promuovere uno sviluppo industriale di alta qualità. Da questo punto di vista, la Cina ha già iniziato ad orientarsi verso il modello dello “sviluppo produttivo di alta qualità”. Uno sviluppo innovativo, coordinato, verde, aperto e condiviso, da conseguire facendo leva sul ruolo guida dell'innovazione scientifica e tecnologica. 

In definitiva, il BFA rappresenta - quest’anno in maniera ancor più rilevante - una finestra fondamentale che la comunità internazionale sarà chiamata ad osservare per comprendere, non solo le future trasformazioni della Cina, ma anche del mondo stesso. E per identificare, di conseguenza, le prossime opportunità di business da cercare – in Asia e non solo - attraverso una rafforzata cooperazione con la Repubblica Popolare Cinese.


L'autore Fabio Massimo Parenti è professore associato di studi internazionali e Ph.D. in Geopolitica e Geoeconomia

Our Privacy Statement & Cookie Policy

By continuing to browse our site you agree to our use of cookies, revised Privacy Policy. You can change your cookie settings through your browser.
I agree