Nel corso della conferenza stampa ordinaria tenutasi il pomeriggio del 28 marzo, il colonnello Wu Qian, direttore dell’Ufficio Informazioni e portavoce del Ministero cinese della Difesa, parlando della condanna da parte del segretario di Stato americano, Antony Blinken, delle operazioni cinesi intraprese il 23 marzo nel Mar Cinese Meridionale contro le Filippine, ha reso noto che sulla questione tra Cina e Filippine, è stata ripetutamente ribadita la posizione cinese ufficiale, ovvero l'opposizione a interventi esterni e alle violazioni e provocazioni, a risoluta difesa della sovranità territoriale, dei diritti e degli interessi marittimi della Cina.
Il portavoce ha aggiunto che l’intervento degli Stati Uniti costituisce il principale motivo delle turbolenze nel Mar Cinese Meridionale. L’atteggiamento della Cina al riguardo è chiaro e inequivocabile: gli Stati Uniti non hanno alcun diritto di intervenire, e la cooperazione militare tra di essi e le Filippine non deve danneggiare la sovranità territoriale, i diritti e gli interessi marittimi della Cina.
La provocazione delle Filippine è stata la causa diretta della recente esacerbazione della situazione nella regione. La Cina non permetterà alle Filippine di fare ciò che vogliono, e ha agito con contromisure ragionevoli, potenti e misurate. Le Filippine dovrebbero rendersi conto che le provocazioni non fanno guadagnare nulle, e che è impossibile fare affidamento su potenze esterne all’area.