Il 27 marzo, il presidente cinese Xi Jinping ha tenuto un incontro collettivo con i rappresentanti statunitensi dei settori industriale, commerciale, strategico e accademico, attirando l'attenzione mondiale. Questo rappresenta la prima comunicazione faccia a faccia del presidente Xi con il popolo statunitense a Beijing dall'incontro tra i capi di Stato cinese e statunitense a San Francisco nel novembre 2023. Xi Jinping ha sottolineato che il consenso più importante emerso dall'incontro di San Francisco è che le relazioni sino-statunitensi dovrebbero stabilizzarsi e migliorare. Il rappresentante degli Stati Uniti ha affermato che la 'trappola di Tucidide' non è inevitabile.
È interessante notare che uno dei rappresentanti degli Stati Uniti presenti all'incontro era Graham Allison, il preside fondatore della Kennedy School of Government dell'Università di Harvard, noto per aver coniato il concetto di 'trappola di Tucidide'. Nel 2012, Allison ha utilizzato il contesto della guerra del Peloponneso descritto dall’antico storico greco Tucidide per evidenziare il rischio di un intenso conflitto o addirittura di una guerra tra potenze emergenti e potenze consolidate. Negli ultimi anni, poiché gli Stati Uniti considerano la Cina come il loro principale concorrente strategico, molti analisti hanno citato il concetto della 'trappola di Tucidide' per esprimere preoccupazioni sulla direzione delle relazioni sino-statunitensi.
Durante questo incontro, le osservazioni del rappresentante degli Stati Uniti meritano un'attenta considerazione. Perché dicono che "la 'trappola di Tucidide' non è inevitabile"? Questa affermazione può essere esaminata da tre diverse prospettive.
I rispettivi successi della Cina e degli Stati Uniti rappresentano opportunità reciproche: questa verità è stata ripetutamente confermata da fatti e dati. Il commercio tra Cina e Stati Uniti è aumentato di oltre 200 volte dall'instaurazione delle relazioni diplomatiche, il volume degli scambi bilaterali nel 2023 ha raggiunto i 4,7 trilioni di yuan. Attualmente, più di 70.000 aziende americane investono e operano in Cina, generando profitti annuali superiori a 50 miliardi di dollari USA, il che ha anche contribuito all'economia cinese. Il commercio sino-statunitense sostiene più di 2,6 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti. È evidente che l'essenza delle relazioni economiche e commerciali sino-statunitensi è il vantaggio reciproco.
La non ineluttabilità della 'trappola di Tucidide' include anche le aspettative dell'amministrazione USA per un giusto riconoscimento della Cina da parte dei settori industriali, commerciali, strategici e accademici americani. Considerando le evoluzioni altalenanti presentate nelle relazioni tra Cina e USA negli ultimi anni, il punto critico risiede nella percezione errata degli Stati Uniti nei confronti della Cina come principale rivale nella competizione strategica. Sebbene dall'incontro tra i due capi di Stato a San Francisco vi siano stati alcuni progressi nel perfezionamento dei rapporti bilaterali, rimane ancora presente un'errata percezione dell'amministrazione USA verso la Cina, e i mezzi statunitensi per contenere il Paese asiatico sono sempre più diversificati, con l'ulteriore aggiornamento della lista delle sanzioni unilaterali. Questo ha suscitato una forte opposizione anche dal mondo imprenditoriale americano.
La non ineluttabilità della 'trappola di Tucidide' deriva anche dagli scambi amichevoli tra i due popoli. Nel novembre scorso, la Cina ha annunciato di aver invitato, nei prossimi cinque anni, 50.000 giovani americani a studiare in Cina. Di recente, una delegazione della scuola media dello Stato di Washington ha visitato diverse città cinesi. In questi giorni, i dirigenti delle principali multinazionali come Apple, Qualcomm, Micron e altre hanno effettuato un nuovo round di visite in Cina. Inoltre, a partire dal 31 marzo, il numero di voli settimanali tra le compagnie aeree dei due paesi sarà aumentato da 70 a 100, per soddisfare le esigenze di spostamento delle persone. Il passato della storia delle relazioni tra Cina e USA è stato scritto dai due popoli, e così deve essere anche per il futuro.