Al fine di salvaguardare gli interessi delle aziende cinesi produttrici di veicoli a nuova energia e garantire un ambiente competitivo equo per l'industria globale di questa tipologia di veicoli, il 26 marzo la Cina ha avviato una causa presso il meccanismo di risoluzione delle controversie del WTO contro i sussidi ai veicoli a nuova energia e altre misure proposte dall'Inflation Reduction Act degli Stati Uniti.

Un portavoce del Ministero del Commercio cinese ha affermato che gli Stati Uniti, sotto il pretesto della "risposta al cambiamento climatico" e della "protezione dell'ambiente attraverso misure a basse emissioni di carbonio", hanno introdotto l'Inflation Reduction Act e le sue disposizioni di attuazione. Questo disegno di legge utilizza prodotti provenienti da specifiche regioni statunitensi come prerequisito per i sussidi, formulando politiche di incentivi discriminatorie per i nuovi veicoli energetici e escludendo i prodotti provenienti dalla Cina e da altri membri del WTO. Questo comportamento distorce la concorrenza leale, arrecando gravi disturbi alla catena industriale e alla catena di fornitura dei veicoli a nuova energia a livello globale e violando le norme del WTO come il trattamento nazionale e il trattamento della nazione più favorita, contro cui la Cina si oppone fermamente.

La Cina difende con fermezza il sistema commerciale multilaterale basato su regole, rispettando i legittimi diritti dei membri del WTO di implementare sussidi industriali nel rispetto delle regole e di promuovere il proprio sviluppo economico e sociale. Gli Stati Uniti sono stati esortati a rispettare le regole del WTO, a rispettare il trend di sviluppo dell'industria globale dei veicoli a nuova energia, a correggere tempestivamente le politiche industriali discriminatorie e a preservare la stabilità della catena industriale globale dei veicoli a nuova energia e della catena di fornitura.