In occasione della 55esima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha avuto luogo il 14 marzo a Ginevra l’evento collaterale dal tema “Diritti all’educazione delle minoranze etniche nel percorso cinese verso la modernizzazione: buone pratiche in Xizang e Xinjiang, Cina (Right to education of ethnic minorities during the modernization: Good practices in Xizang and Xinjiang, China)", organizzato dalla China Society for Human Rights Studies. Diversi esperti e studiosi cinesi provenienti da atenei e istituti delle ricerca hanno presentato i risultati della ricerca cinese sulla salvaguardia del diritto all'istruzione delle minoranze etniche nel percorso verso la modernizzazione, tenendo conto delle pratiche in Xizang e Xinjiang.

Liang Junyan, ricercatrice dell’Istituto di storia del Centro di ricerche tibetologiche (China Tibetology Research Center), ha condiviso il caso specifico di un certo numero di studenti tibetani, dei quali è venuta a conoscenza durante la sua ricerca sul campo in Xizang, che hanno cambiato il loro destino grazie all'istruzione,  migliorando così non solo la qualifica culturale dei residenti di tutte le diverse etnie in Xizang, ma fornendo anche un supporto di talenti allo sviluppo economico e sociale e al progresso della civiltà della regione.

Tuersun Aibai, professore associato dell’Istituto di Giornalismo e Comunicazione dell’Università del Xinjiang, ha affermato che per garantire il diritto all'istruzione alle persone di tutti i gruppi etnici del Xinjiang, e in particolare alle masse delle minoranze etniche, il Xinjiang ha continuato ad ampliare i canali educativi e ad aumentare costantemente gli investimenti nell'istruzione. Nelle scuole primarie e secondarie sono stati introdotti corsi di uiguro, kazako, kirghiso, mongolo e sibe, garantendo appieno il diritto degli studenti delle minoranze etniche di apprendere le proprie lingue.