Il 13 marzo, presso la Chicago University, è stata organizzata la sessione americana di “Cina in primavera”, dialogo mediatico globale organizzato dal China Media Group e patrocinato dalla filiale di Chicago della China General Chamber of Commerce - U.S.A. Il vice direttore del Dipartimento della comunicazione del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese e direttore del China Media Group, Shen Haixiong, e l’ambasciatore  cinese negli USA, Xie Feng, sono intervenuti in video. All’evento hanno partecipato quasi cento ospiti tra politici, imprenditori e accademici, inclusi l’ex ambasciatore USA in Cina, Max Baucus, l’ex governatore dello stato del Texas, Jeff Colyer, l’ex sindaco di Chicago, Lori Lightfoot, l’ex vice sindaco di Chicago, Samir Mayekar, e il rettore dell’Illinois Institute of Technology, Raj Echambadi, che hanno portato avanti un approfondito scambio di vedute sul tema “investire in Cina e condividere lo sviluppo”.

Nel suo discorso, Shen Haixiong ha specificato che in questa primavera in Cina sono state organizzate con successo le sessioni della XIV Assemblea Popolare Nazionale e della XIV Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese. Il presidente Xi Jinping, sulla base della visione dello sviluppo di alta qualità dell’economia cinese, ha sottolineato un concetto chiave: quello delle nuove forze produttive di qualità. A questo punto è stata presentata, in qualità di prima delle 10 missioni del governo cinese di quest’anno, quella di “promuovere energicamente l’edificazione di un sistema industriale moderno e accelerare lo sviluppo della nuova produttività di qualità”. Lo scorso anno l’economia cinese, con una crescita del 5,2%, ha contribuito per un terzo alla crescita globale. Big data, nuove energie, intelligenza artificiale e altre esplorazioni all'avanguardia forniscono costantemente energia cinetica per le nuove forze produttive di qualità. Secondo un sondaggio globale condotto da CGTN di China Media Group, il 93,1% degli intervistati di tutto il mondo ritiene che l’economia cinese sia caratterizzata da una forte resilienza, un’enorme potenzialità e una grande resistenza, perciò è immancabile una “Cina di opportunità”, e che la prossima “Cina” sia ancora la Cina stessa.