Armi a ucraina, un business di guerra degli USA

2024-03-09 21:59:23

Per il mondo, non è affatto un segreto che da tempo gli Stati Uniti sono un profettatore di guerra. Con la continua escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, anche quei politicanti americani abituati a usare “pace” e “democrazione” nelle loro dichiarazioni non sono putiti non ammettere questo fatto.

Durante una conferenza convocata presso la Casa Bianca, il segretario alla Difesa USA, Lloyd Austin, ha dichiarato che gli scontri tra Russia e Ucraina hanno apportato “benefici” all’economia americana. Le armi inviate da Washington a Ucraina sono state prodotte dagli operai delle varie località statunitensi, e questi investimenti hanno allargato la dimensione degli stabilimenti locali creando opportunità di occupazione per gli operai.

In più, lo stesso segretario, senza fare giri di parole, ha affermato che gli auiti americani hanno permesso  agli ucraini di continuare a partecipare al conflitto, il che favorisce contemporaneamente l’economia americana.

Il conflitto Russia-Ucraina viene considerato la più grave guerra parziale del Vecchio Continente, e ha fatto pagare caro sia ai Paesi interessati sia all’intera Europa, tuttavia, ha fatto gli Stati Uniti il maggiore vincitore: dai commercianti di armi da guerra ai commercianti di energia fino ai commercianti di prodotti agricoli, sono tutti riusciti a fare una gran fortuna nelle sofferenze del popolo ucraino.

Prendiamo come esempio i commercianti di armi americani. Poco fa il Dipartimento di Stato USA ha pubblicato così una serie di dati: nel 2023, la vendita di armi degli USA all’estero ha visto una crescita del 16% registrando un nuovo record da 238 miliardi di USD. Di questi, 80,9 miliardi stati realizzati direttamente dall’amministrazione USA , il 56% in più su base annua; 157,5 miliardi di USD sono stati realizzati dalle società statunitensi, il 2,5% in più rispetto all’anno precedente.

Secondo delle analisi, il conflitto Russia-Ucraina rappresenta un principale stimolo della continua crescita della vendita di armi statunitense, e questo è stato provato dai dati pubblicati dalla Federal Reserve: sin dallo scoppio del  conflitto, il valore di produzione delle industrie difensiva e aeronautiche è aumentato del 17,5%.

Questo sangue freddo di capitali immerso nelle ossa e l’atto egemonista che crea solo caos al mondo vanno notate da tutto il mondo. Ciò ricorda anche la gente un fatto: solo quando la forza per la difesa dell’equità e della giustizia internazionali si rafforza ulteriormente, si potrà realizzare un efficace contenimento alla “macchina da guerra” americana e più garanzia alla pace e lo sviluppo mondiali.

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