Il soldato auto-immolato rappresenta un esame di coscienza per i politici statunitensi

2024-02-29 22:51:41

"Niente può mostrare meglio il malcontento del popolo verso la politica statunitense su Israele di un soldato americano che si dà fuoco di fronte all'ambasciata israeliana negli Stati Uniti". Dopo l'auto-immolazione del soldato 25enne Aaron Bushnell, il sito web Politico.com ha definito l'evento come un'escalation dell'indignazione interna verso la Casa Bianca.

Secondo quanto riportato, il soldato faceva parte di un reparto di monitoraggio e di ricognizione dell'aviazione. Il 25 febbraio, si è recato da solo al portone dell'ambasciata di Israele negli Stati Uniti, si è cosparso di combustibile prima di darsi fuoco, e durante l'auto-immolazione, ha gridato diverse volte "Palestina libera". A causa delle condizioni critiche, è sfortunatamente deceduto. "Non parteciperò più al genocidio", ecco le parole del giovane soldato pronunciate in un video registrato precedentemente.

Ma quali erano gli scenari dietro le quinte di una protesta così estrema? Secondo quanto rivelato ai media dai suoi amici, il giorno precedente, Bushnell aveva condiviso con loro alcune informazioni militari riservate, dicendo loro che "l'esercito americano ha partecipato direttamente al genocidio dei palestinesi". Secondo quanto riportato, già lo scorso ottobre, gli Stati Uniti hanno dispiegato forze speciali in Israele. Il soldato aveva espresso una forte opposizione all'"uso disinvolto delle armi" da parte delle forze armate e aveva considerato di ritirarsi in anticipo.

Sui social, molti internauti americani hanno espresso simpatia e comprensione per Aaron Bushnell, definendolo simbolo "della coscienza americana" e accusando l'amministrazione USA, ritenendo che debba vergognarsi per la politica su Israele. Alcuni hanno manifestato anche qualche dubbio: perché i principali media occidentali che dichiarano di praticare la "libertà di stampa" hanno reagito così lentamente su questo incidente? Perché i poliziotti americani, guardando Bushnell in fiamme, non hanno fornito alcun soccorso e si sono limitati a puntargli la pistola? Perché, oltre ad esprimere "rammarico", il Dipartimento della Difesa non ha manifestato neanche una minima riflessione?

Dall'invio di forze militari aggiuntive in Medio Oriente, alla fornitura di consistenti aiuti militari a Israele, fino al ripetuto sabotaggio della bozza di risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, gli Stati Uniti hanno agito per alimentare ulteriormente il conflitto, contribuendo al continuo deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e spingendo la situazione verso una direzione sempre più pericolosa.

Guardando più a fondo, gli Stati Uniti sono gli attori dietro le quinte responsabili della persistenza della questione israelo-palestinese. Numerosi studiosi del Medio Oriente hanno notato che, a causa delle loro politiche interne e della necessità di mantenere l'egemonia regionale, gli Stati Uniti hanno favorito e tollerato i disordini creati da Israele nella regione. Nonostante l'attuale governo degli Stati Uniti dichiari il suo sostegno alla "soluzione dei due Stati" per risolvere il conflitto israelo-palestinese, non ha mai preso misure concrete per attuarla, alimentando così un nuovo ciclo di conflitto.

In realtà, le continue guerre degli ultimi anni nel Medio Oriente sono tutte connesse agli Stati Uniti, ma tutto ciò non è privo di costi: i politici americani hanno non solo perso il sostegno all'interno del loro Paese, ma anche la moralità a livello internazionale. Secondo il segretario generale della Lega Araba, Aboul Gheit, l'azione degli Stati Uniti evidenzia chiaramente che devono assumersi la responsabilità politica e morale per la guerra in corso condotta da Israele nella Striscia di Gaza.

Bushnell, un giovane soldato, ha sacrificato la sua vita per protestare, lanciando un forte allarme ai politici americani: abbiate un minimo di coscienza, smettete di calpestare i diritti umani sotto il pretesto dei "diritti umani" e non permettete che la "soluzione dei due Stati" rimanga irraggiungibile.


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