Il portavoce della Guardia costiera cinese, Gan Yu, ha affermato che dal 22 al 23 febbraio la nave 3002 del Bureau of Fisheries and Aquatic Resources (BFAR) delle Filippine, ignorando le precedenti richieste e gli avvertimenti della parte cinese, è ripetutamente entrata illegalmente nelle acque dell’isola cinese di Huangyan. Dopo aver ripetutamente lanciato avvertimenti senza alcun risultato, le imbarcazioni della Guardia costiera cinese hanno preso le necessarie misure, inseguendo e costringendo la nave filippina ad allontanarsi in conformità con la legge. L'operazione è stata condotta in modo professionale, legittimo e legale, oltre che razionale e contenuto.
Le azioni della parte filippina hanno violato la sovranità della Cina, il diritto internazionale e le norme fondamentali che regolano i rapporti tra gli Stati. La Guardia costiera cinese sollecita la parte filippina a cessare immediatamente le violazioni, riservandosi il diritto di intraprendere ulteriori azioni normative.