Secondo quanto riportato dall'Agenzia di stampa palestinese, nelle prime ore del 12 febbraio, ora locale, l'esercito israeliano ha condotto attacchi aerei, marittimi e terrestri contro la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e le aree circostanti, causando un bilancio di oltre 100 morti e centinaia di feriti, tra cui donne e bambini.
Le forze militari israeliane hanno, secondo le informazioni, effettuato almeno 40 attacchi nel centro di Rafah nello stesso giorno, prendendo di mira principalmente abitazioni e moschee. Al momento degli attacchi, questi luoghi erano popolati da un gran numero di sfollati fuggiti dal nord della Striscia di Gaza.
A mezzogiorno del 12 febbraio, ora locale, il portavoce del presidente palestinese Nabil Abu Rudeineh ha rilasciato una dichiarazione in cui invita la comunità internazionale a impedire a Israele di lanciare un attacco di terra su larga scala contro la città meridionale di Rafah, nella Striscia di Gaza.