Perché la Cina ha ricevuto una valutazione positiva sui diritti umani da più di 120 paesi?

2024-02-01 17:40:55

Lo scorso 26 gennaio la 45esima sessione del Gruppo di lavoro sulla revisione periodica universale del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha approvato all’unanimità il rapporto sulla partecipazione della Cina al quarto ciclo di revisione nazionale dei diritti umani.

Durante la revisione la Cina ha presentato il percorso e i risultati conseguiti nel campo dei diritti umani, ricevendone una valutazione positiva dagli oltre 120 paesi presenti. Il "modello cinese" di pratica dei diritti umani ha rafforzato la fiducia dei Paesi del "Sud globale" nella scelta di un proprio percorso di sviluppo dei diritti umani. Questo ha fatto sì che alcuni Paesi occidentali, che hanno cercato di politicizzare le delibere sui diritti umani attraverso questioni come il Xinjiang, siano stati respinti.  

Ciò che sta accadendo in Cina conferma la presentazione avvenuta in sala: un giovane kazako del Xinjiang ha ottenuto il certificato di qualifica di allenatore di sci; il reddito netto annuo del B&B di una famiglia della regione dell'Altay è di circa 100mila yuan. Nel 2023 la regione del Xinjiang ha registrato in tutto oltre 265 milioni di presenze turistiche, sia cinesi che estere, con una crescita record del 117% su base annua. Secondo quanto evidenziato da un sondaggio, il senso di sicurezza dei cinesi è cresciuto dall’87,55% del 2012 al 98,62% del 2021, rimanendo quindi su un livello molto alto.    

Alla luce dei fatti, vediamo come la Cina si sta comportando nella tutela dei diritti umani. La Cina ha risolto lo storico problema della povertà assoluta, ha completato la costruzione di una società moderatamente prospera e ha creato il più grande sistema educativo, di previdenza sociale e di assistenza medica e sanitaria del mondo. I diritti di gruppi specifici come le minoranze etniche, le donne, i bambini, gli anziani e i disabili sono stati garantiti.

Allo stesso tempo, la Cina partecipa attivamente alla governance globale dei diritti umani. Negli ultimi anni il concetto cinese di costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso è stato incorporato più di dieci volte in risoluzioni del Consiglio ONU per i diritti umani. In più di 70 anni, la Cina ha fornito assistenza a oltre 160 paesi e organizzazioni internazionali. Negli ultimi 10 anni, la Cina ha creato 420 mila posti di lavoro nei paesi co-costruttori della Belt and Road, consentendo a quasi 40 milioni di persone di emanciparsi dalla povertà. Dal 2018, la Cina ha avviato dialoghi e scambi sui diritti umani con più di 30 paesi e regioni.

Durante il processo di discussione, La Cina ha inoltre annunciato che adotterà 30 nuove misure per proteggere i diritti umani, tra cui il miglioramento della vita e del benessere delle persone, il rafforzamento della tutela legale, la promozione della cooperazione internazionale e il sostegno al lavoro dei meccanismi per i diritti umani delle Nazioni Unite. La Cina è disposta a promuovere e proteggere fermamente i diritti umani e a partecipare attivamente alla governance globale nel settore. Il forte sostegno di oltre 120 Paesi è la migliore prova di quanto la Cina stia facendo di buono nello sviluppo dei diritti umani.

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