Il 29 gennaio, ora locale, Dai Bing, vice rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, è intervenuto al Consiglio di sicurezza sulle questioni della Corte penale internazionale (CPI) relative al Sudan, affermando che la Corte dovrebbe continuare a rispettare rigorosamente il principio della giurisdizione complementare stipulato nello Statuto di Roma, mantenendo una posizione indipendente, obiettiva e imparziale, rispettando pienamente la sovranità giudiziaria e le opinioni ragionevoli del Sudan e mantenendo una stretta comunicazione e cooperazione con esso.
Dai Bing ha poi aggiunto che la Cina sostiene il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale punendo i crimini internazionali più gravi. Di fronte alle grandi crisi e ai punti caldi regionali di grande preoccupazione per la comunità internazionale, le istituzioni internazionali di giustizia penale devono esercitare i loro poteri in conformità con la legge, applicare il diritto internazionale in modo equo e uniforme, evitare la politicizzazione e i doppi standard, in modo da salvaguardare efficacemente l’equità e la giustizia internazionali. La posizione della Cina nei confronti della Corte penale internazionale rimane invariata.