Il 26 gennaio ricorre la prima Giornata Internazionale dell'Energia Pulita. Giorni fa, L’AIE (Agenzia Internazionale per l’Energia) ha rilasciato un rapporto, in cui si legge che entro il 2024 la Cina potrebbe raggiungere, con sei anni in anticipo, gli obiettivi di sviluppo di fonte eolica e solare stabiliti per il 2030. Nel 2028, circa il 60% della produzione globale di energia rinnovabile proverrà dalla Cina.   

A tale proposito, Wang Wenbin ha affermato che la transizione energetica rappresenta il percorso necessario per realizzare gli obiettivi stabiliti nell’ “Accordo di Parigi” e per creare un futuro ecologico e sostenibile. La Cina agisce attivamente nella riconversione ecologica di energia, in un breve periodo di tempo è riuscita ad assumere un ruolo di guida nel campo delle energie rinnovabili offrendo un contributo positivo alla promozione della riconversione dell’economia energetica e della crescita a basse emissioni di carbonio dell’economia mondiale.

Wang Wenbin ha aggiunto che negli ultimi anni, la performance della Cina nei settori dell’energia pulita, come la fonte solare, quella eolica, quella nucleare e i veicoli a nuova energia, ha destato grande attenzione nel mondo. Il raggiungimento degli obiettivi globali richiede sforzi congiunti a livello mondiale, in particolare la creazione di condizioni favorevoli per un'ampia cooperazione internazionale, mentre il protezionismo, l'unilateralismo e la pan-politicizzazione devono essere abbandonati.