"La Cina è disposta ad approfondire, insieme a tutti i paesi del mondo, la cooperazione internazionale relativa alla 'Belt and Road'. Si impegna a costruire sempre più ‘belt di crescita’ e ‘road di felicità’ a beneficio dei vari paesi, contribuendo in modo significativo al percorso mondiale della modernizzazione caratterizzato dallo sviluppo pacifico, dalla cooperazione vantaggiosa e dalla prosperità comune". È quanto ha ribadito il portavoce Wang Wenbin durante la conferenza stampa del Ministero degli Esteri cinese.
Giorni fa, la rivista statunitense "Foreign Policy" ha pubblicato un articolo secondo il quale, dalla crisi sul Mar Rosso emerge che la proposta cinese sulla "Belt and Road" riveste una particolare importanza, rappresentando una road-map necessaria per ciascun paese in un'era caratterizzata da incertezze e confusione. In un mondo turbato dalla crisi di fiducia e imprevedibilità, l'unica soluzione per intraprendere iniziative congiunte significative a vantaggio degli interessi globali comuni è la costruzione di sempre più linee di fornitura per soddisfare le domande. Tale approccio riflette gli sforzi compiuti dall'iniziativa "Belt and Road". La Cina è l’unico paese che ha compreso questo punto e si sta impegnando costantemente in questo senso negli anni.
In merito alla domanda su questo articolo, il portavoce cinese ha sottolineato che in oltre dieci anni dal lancio della proposta "Belt and Road" da parte del presidente Xi Jinping, la costruzione congiunta della BRI si è estesa dal continente eurasiatico all'Africa e all'America Latina. Passando dal collegamento infrastrutturale alle interconnessioni soft e di cuore, questa iniziativa ha consentito ai paesi coinvolti di costruire insieme una piattaforma per la cooperazione internazionale con una copertura e dimensioni senza precedenti. Wang Wenbin ha aggiunto che, con le evoluzioni globali in una nuova fase di turbolenza, sempre più persone stanno riconoscendo il valore epocale e il significato globale dell'iniziativa "Belt and Road".