Attualmente, le auto cinesi vengono esportate in più di 200 Paesi e regioni. I dati diffusi l'11 gennaio dall'Associazione cinese dei produttori di automobili hanno mostrato che per la prima volta la Cina nel 2023 ha prodotto e venduto oltre 30 milioni di automobili, classificandosi al primo posto nel mondo per il quindicesimo anno consecutivo. Ciò che è degno di nota è che le esportazioni di automobili hanno raggiunto un volume pari a 4,91 milioni di unità, di cui 1,203 milioni di veicoli a nuova energia, ovvero un quarto del totale.
I media giapponesi hanno riferito che ciò significa che la Cina ha superato il Giappone ed è diventata il più grande esportatore di automobili al mondo. Il Reuters e altri media stranieri ritengono che questo sia un passo importante nel passaggio della Cina da "grande paese automobilistico" a " potente paese automobilistico" e segni un cambiamento importante nel modello dell'industria automobilistica globale.
Perché il mondo ama le auto cinesi? Gli esperti del settore hanno analizzato che ciò è legato innanzitutto al continuo miglioramento delle prestazioni e della qualità delle automobili cinesi negli ultimi anni e al loro crescente riconoscimento da parte dei consumatori globali. In particolare, i marchi indipendenti cinesi hanno colto le opportunità del settore dei veicoli a nuova energia facendo affidamento sull’innovazione tecnologica per esplorare ulteriormente i mercati esteri e incrementare le esportazioni di automobili.
Oltre ai prodotti di alta qualità e a basso prezzo, anche la perseveranza a lungo termine nell’innovazione tecnologica e nella globalizzazione accelerata sono le “armi magiche” che le case automobilistiche cinesi possono vincere. Gli ultimi dati dell’Amministrazione nazionale della Proprietà Intellettuale cinese mostrano che le prime dieci aziende nella classifica delle vendite di veicoli a nuova energia in Cina hanno più di 100.000 brevetti riconosciuti in tutto il mondo e che risultano in rapida crescita anno dopo anno.
Inoltre, il sistema completo delle catene industriale e di approvvigionamento ha elevato la competitività dei veicoli cinesi. Per l’impatto della recessione economica a livello globale e del conflitto russo-ucraino, la capacità di offerta dei produttori automobilistici stranieri ha subito una certa riduzione; invece, la capacità produttiva della Cina, grazie alla sua completa catena industriale, si è rapidamente ripresa dopo la pandemia del Covid-19, il che ha stimolato le esportazioni dei veicoli cinesi.
Secondo le ultime previsioni del Gruppo UBS, nel 2024 le case automobilistiche cinesi potrebbero vendere 5 milioni di veicoli all’estero, la maggior parte dei quali esportati nei paesi in via di sviluppo come il Sud-est asiatico; ciò consoliderà la posizione della Cina come il più grande esportatore di automobili al mondo e creerà maggiori vantaggi e opportunità per gli altri paesi.