Nel pomeriggio dell'11 gennaio, ora locale, il primo ministro della Papua Nuova Guinea, James Marape, ha annunciato lo stato d'emergenza della durata di 14 giorni. Marape ha dichiarato che il governo ha mobilitato un migliaio di addetti alla sicurezza per affrontare possibili nuovi episodi di violenza.

Le autorità competenti della Papua Nuova Guinea hanno riportato che il caos del 10 gennaio ha causato 16 vittime.

L'11 gennaio, la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha reso noto che gli incidenti verificatisi il giorno precedente in alcuni luoghi di Port Moresby, capitale della Papua Nuova Guinea, hanno coinvolto numerosi negozi, causando lievi ferite a due cittadini cinesi.