La fine della “libertà di espressione” occidentale

2024-01-10 14:56:35

In una recente intervista, lo studioso europeo Jan Oberg ha osservato che il Congresso USA ha approvato un disegno di legge che prevedeva lo stanziamento di 1,5 miliardi di USD per addestrare i giornalisti occidentali a scrivere storie negative sulla Cina entro cinque anni.Non è un segreto che per molto tempo gli ambienti politici statunitensi abbiano collaborato con i media per cercare di screditare la Cina, manipolando l'opinione pubblica per diffondere false informazioni. Il sopraccitato disegno di legge rappresenta solo un ulteriore esempio di una lunga serie di atti spregevoli. Proprio come specificato dallo stesso studioso, gli USA costituiscono la principale mano che, da dietro le quinte, manovra la stigmatizzazione collettiva occidentale della Cina, il che rappresenta inoltre la fine della “libertà di espressione” dell’occidente e anche della riflessione dell’opinione pubblica.

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