La tournée del Piccolo Coro dell’Antoniano in “Cina nella luce”

2024-01-10 18:18:44

Il Piccolo Coro dell'Antoniano di Bologna, diretto da Sabrina Simoni, è tornato in Cina per esibirsi per il Capodanno 2024, festeggiando “Un nuovo incontro d’amore” con le voci limpide dei bambini.

Il Piccolo Coro dell’Antoniano, che l’anno scorso ha compiuto 60 anni, è molto famoso in tutta Italia, oltre a essere uno dei cori più conosciuti al mondo. In occasione del Capodanno 2016 è stato per la prima volta in Cina in tournée, costruendo da allora un legame molto stretto con il Paese orientale. Successivamente, sempre in occasione del Capodanno, è tornato in Cina consecutivamente per 4 anni per accogliere assieme agli spettatori cinesi il nuovo anno. Sebbene le tournée si siano interrotte per quattro anni a causa dell’epidemia, Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano, ha dichiarato che il rapporto con la Cina non è mai venuta meno, anzi è stato ulteriormente consolidato nella lotta condotta contro la pandemia fianco a fianco con i partner cinesi.

Il Piccolo Coro dell’Antoniano ama la Cina e la sua lingua, e gli spettatori cinesi lo chiamano il“coro soave” dei bambini con un cinese da 10 e lode. Intonare alcuni brani cinesi è sempre una delle sorprese che il Piccolo Coro riserva ai suoi fans della Cina. Per porgere gli auguri agli amici cinesi e celebrare il 2024, quest’anno hanno intonato “Mo Li Hua  (Fiori di gelsomino)”, “Wo Niu (Lumaca)” e “Gu Yong Zhe (Guerrieri solitari)”, nonché “Denghuo Li de Zhongguo (Cina nella luce)”, brano ben conosciuto in tutta la Cina.

La musica non ha confini, le voci dei bambini diffondono l’amicizia, e questa volta il Piccolo Coro è venuto in Cina per una nuova tournée, costruendo un nuovo ponte di scambi culturali tra i due Paesi e cantando con le sue piccole voci la storia della comunicazione tra i popoli.

Proprio con l’obiettivo di accrescere gli scambi culturali, il Piccolo Coro dell’Antoniano è ripetutamente venuto in Cina per rinforzare l’amicizia sino-italiana. Quest’anno ricorre il 700esimo anniversario della scomparsa di Marco Polo. “Il Milione” ha ispirato gli europei a conoscere il Paese orientale. Oggi i "piccoli viaggiatori" del Coro dell’Antoniano continuano a scrivere un nuovo capitolo dell'amicizia sino-italiana attraverso i loro viaggi. Sabrina Simoni, direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano, ritiene che la tournée abbia aperto la visione dei bambini e aumentato le loro conoscenze sulla Cina:

Questo è il "coro" delle civiltà del mondo che, grazie alla loro diversità, hanno potuto imparare l'una dall'altra e prosperare. Fabrizio Palaferri ha condiviso la sua visione del "coro delle civiltà del mondo" dal punto di vista musicale:

L'amicizia delle nazioni sta nell'affinità dei popoli, e quest’ultima dall'affinità dei cuori. Giampaolo Cavalli ritiene che i membri del piccolo coro siano messaggeri dell'amicizia tra i due Paesi, e che i loro sorrisi e i loro occhi siano penetrati nei cuori del pubblico cinese. “Certamente noi siamo venuti in Cina per la musica, ma penso che molto di più siamo arrivati in Cina per il sorriso e gli occhi di Francesca, che cantava quella canzone che è diventata famosissima in Cina, quella piccola bambina che è arrivata nel cuore dei cinesi e che ha permesso al Piccolo Coro di allargare i suoi orizzonti ben oltre i confini che fino a quel momento avesse mai immaginato.”

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