Il Ministero degli Esteri cinese ha annunciato il 7 gennaio l'imposizione di sanzioni su cinque società dell'industria della difesa statunitense, in base alla Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla lotta alle sanzioni straniere. Questa contromisura è indirizzata alla parte americana, che ha recentemente effettuato nuove vendite di armi a Taiwan e ha imposto sanzioni, con diverse giustificazioni, a aziende e individui cinesi. Si tratta di un serio avvertimento rivolto a persone negli Stati Uniti che utilizzano la questione di Taiwan per interferire negli affari interni della Cina.
A giudicare dall'elenco specifico, le cinque società statunitensi sanzionate dalla Cina sono: BAE Systems Land and Armament, Alliant Techsystems Operations, AeroVironment, ViaSat e Data Link Solutions. Queste imprese, che siano note o meno conosciute, condividono un tratto comune: tutte hanno una storia negativa legata alle vendite di armi a Taiwan.
Dall'insediamento dell'attuale amministrazione statunitense, sono stati effettuati 12 lotti di vendite di armi all'isola. Questo atto degli Stati Uniti viola il principio di "una sola Cina" e i tre comunicati congiunti sino-americani, in particolare le disposizioni del comunicato del 17 agosto, così come gli impegni politici assunti dai capi di Stato cinese e statunitense nel loro incontro a San Francisco. Ciò dimostra ancora una volta che alcune persone statunitensi non hanno mantenuto le promesse sulla questione di Taiwan.
Giocare con il fuoco comporta inevitabilmente conseguenze. La parte cinese ha dichiarato ripetutamente che la questione di Taiwan è al centro degli interessi fondamentali della Cina, rappresenta il caposaldo politico delle relazioni sino-americane e costituisce una linea rossa che non può essere oltrepassata. In questa occasione, le misure sanzionatorie annunciate dalla parte cinese includono il congelamento di beni mobili, immobili e altre proprietà delle imprese coinvolte sul territorio cinese, oltre al divieto di transazioni, collaborazioni e altre attività tra organizzazioni o individui cinesi e le imprese coinvolte.
Attraverso questo elenco di sanzioni, la parte cinese ha chiaramente manifestato ad alcune persone negli Stati Uniti la sua volontà e la ferma determinazione nel difendere la sovranità nazionale e l'integrità territoriale. La parte americana dovrebbe tradurre in azioni concrete i propri impegni a sostegno della politica di "una sola Cina" e di non appoggiare l'indipendenza di Taiwan. I fatti dimostreranno che, nonostante quante armi gli Stati Uniti possano fornire a Taiwan, queste non saranno in grado di fermare il processo storico dell'unificazione cinese.