A partire dalle ore 00:00 del primo gennaio 2021, la Cina ha attuato il divieto di pesca per dieci anni nelle acque principali del bacino del fiume Yangtze.  All’inizio di quest’anno, il ministero cinese  dell’Agricoltura e degli Affari Rurali ha annunciato che il divieto di pesca nel Fiume Yangtze ha raggiunto importanti risultati.

Fino ad ora il numero di esposti sulla pesca illegale nelle acque soggette a divieto di pesca è diminuito del 20% , e la gestione di suddette acque è generalmente stabile; il reinsediamento per oltre 230mila pescatori che non si occupano più di pesca ha raggiunto una copertura completa e i pescatori sono generalmente soddisfatti; Il numero di delfini nello Yangtze ha smesso di diminuire ed è aumentato per la prima volta. L'areale di distribuzione e la frequenza di avvistamento di specie rare sono aumentati in modo significativo e le risorse biologiche acquatiche hanno mostrato una tendenza al recupero e al miglioramento.

L’obiettivo finale del divieto decennale di pesca sullo Yangtze è quello di accelerare il ripristino ecologico acquatico del bacino fluviale, incluso il recupero delle risorse ittiche e della biodiversità acquatica.

Attualmente, la Cina ha istituito un sistema di indagine e monitoraggio completo e sistematico delle risorse biologiche acquatiche nel bacino dello Yangtze. Secondo gli ultimi risultati di indagine, il numero di specie ittiche monitorate ha raggiunto i 193 esemplari, con un aumento di 25 rispetto all'inizio del divieto nel 2020, il numero di delfini dello Yangtze ha raggiunto i 1249 esemplari, realizzando per la prima volta una crescita da quando i dati di monitoraggio sono diventati disponibili nel 2006, e gli indici di integrità biologica per la corrente principale del fiume, e per i laghi Poyang e Dongting sono migliorati di due gradi rispetto all'inizio dell'istituzione del sistema di indici nel 2018.