I dati pubblicati dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti dopo il Capodanno hanno dimostrato che al 2 gennaio, ora locale, il volume totale del debito pubblico del governo statunitense aveva superato per la prima volta i 34 trilioni di dollari. Secondo i calcoli delle competenti agenzie statunitensi, tale cifra è superiore al 120% del PIL del Paese, il che significa che ogni cittadino americano è gravato da un debito di almeno 100mila dollari.

Alcuni esperti hanno affermato che per colmare tale deficit, il governo statunitense ha da tempo emesso il debito nazionale per ottenere fondi. Per stimolare la ripresa economica, il governo ha emesso una grande quantità di debito, provocandone una crescita più rapida del previsto, e questa “palla di neve del debito americano” non è destinata a fermarsi. Gli analisti prevedono che, all’attuale tendenza, il governo degli Stati Uniti aumenterà il proprio debito di oltre 2 trilioni di dollari all’anno.

Secondo le statistiche del Congressional Research Service degli Stati Uniti, dalla fine della seconda guerra mondiale il Congresso statunitense ha modificato per oltre cento volte il tetto del debito pubblico per evitare la chiusura del governo a causa di insolvenza. Di conseguenza, Fitch Ratings, agenzia internazionale di valutazione del credito e del  rating, ha abbassato il rating sovrano degli Stati Uniti.

Da un punto di vista internazionale, dal momento che il dollaro USA è la prima valuta di riserva e di regolamento al mondo, il modello statunitense di "debito eccessivo, senza freni" causerà volatilità nel mercato finanziario internazionale e nell'economia globale.

Un sondaggio condotto da Fox News alla fine del 2023 ha mostrato che più di tre quarti degli elettori registrati credevano che l’economia statunitense fosse in cattive condizioni. Quali sono i principali rischi per la sicurezza economica mondiale? La risposta è evidente.