Il 28 dicembre diverse agenzie delle Nazioni Unite hanno espresso ancora una volta preoccupazione per l’attuale situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.
Il 28 l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) ha avvertito sui social media che, a causa della carenza di aiuti causata dal blocco, la Striscia di Gaza sta lottando contro una “carestia catastrofica” che mette a rischio il 40% della popolazione.
Lo stesso giorno, l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che dallo scoppio dell’attuale round del conflitto israelo-palestinese, la situazione dei diritti umani dei palestinesi che vivono in Cisgiordania è andata peggiorando di giorno in giorno, e ha invitato Israele a fermare immediatamente le uccisioni e le detenzioni non provocate dei palestinesi.
Adele Khodr, direttrice regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, ha inoltre rilasciato una dichiarazione in cui ha affermato che nelle sole 12 settimane dallo scoppio del conflitto, 83 bambini sono morti in Cisgiordania a causa della violenza legata al conflitto, più del doppio del numero dei decessi infantili nella regione per tutto il 2022.