In qualità di seconda economia mondiale, i cambiamenti nelle politiche economiche della Cina hanno attirato grande attenzione a livello globale. Dall'11 al 12 dicembre, a Beijing, si è svolta la Conferenza Centrale sul Lavoro Economico, durante la quale sono stati definiti gli orientamenti per il lavoro economico del prossimo anno in nove aspetti chiave.
Nei primi tre trimestri, l'economia cinese ha registrato una crescita del 5,2% su base annua, mantenendo un tasso di crescita tra i più elevati tra le principali economie globali. Le proiezioni principali per gli obiettivi di sviluppo economico e sociale per l'intero anno sembrano essere raggiungibili. Diverse istituzioni internazionali prevedono che il contributo della Cina alla crescita economica globale supererà il 30%.
Nel 2024, di fronte alle prospettive di una ripresa economica globale debole, c'è bisogno di maggiore determinazione per contrastare le incertezze. La decisione di "continuare a praticare una politica fiscale attiva e una politica monetaria prudente" nel percorso delle politiche economiche cinesi per il prossimo anno ha suscitato nell'opinione pubblica la percezione di una stabilità e continuità rara nel panorama mondiale. Durante la conferenza, è stato chiaramente proposto di "potenziare le politiche favorevoli alla stabilità delle aspettative, della crescita e dell'occupazione", rappresentando una certezza di sviluppo considerata di grande importanza anche dagli investitori stranieri.
Nel corso di quest'anno, un considerevole numero di dirigenti di aziende multinazionali, tra cui Tesla, J.P. Morgan, Apple e Qualcomm, ha fatto visita alla Cina, evidenziando l'attenzione prestata a questo gigante mercato. Nei primi tre trimestri, la spesa finale per il consumo ha contribuito all'83,2% della crescita economica. Durante la conferenza, è stato enfatizzato l'impegno "nel prossimo anno di espandere la domanda domestica". La strategia di consolidare e ampliare il consumo tradizionale, nonché formare e accrescere il consumo nuovo, promette di portare ulteriori opportunità agli investimenti esteri interessati a "investire in Cina".
Giorni fa è stato pubblicato il nuovo piano per la zona di libero scambio di Shanghai, il quale, in linea con le regole economiche e commerciali internazionali, introduce 80 nuove misure volte a promuovere l'apertura. A novembre, è stata inaugurata la zona pilota di libero scambio della Cina (Xinjiang), portando il totale di queste zone in Cina a 22. In un periodo in cui alcuni paesi occidentali stanno attuando il "disaccoppiamento", l'implementazione di una serie di misure di apertura di alto livello dimostra la chiara volontà della Cina di promuovere la costruzione di un'economia mondiale aperta.