Un giornalista ha posto una domanda relativa alla dichiarazione diffusa dalla riunione dei ministri di Commercio del G7 a Osaka, in Giappone, nella quale ha lanciato un appello volto alla rimozione delle restrizioni sulle importazioni dei prodotti alimentari giapponesi e per una risposta congiunta alla coercizione economica.
Il portavoce dell’ambasciata cinese in Giappone ha dichiarato che il governo giapponese ha ignorato le gravi preoccupazioni della comunità internazionale e ha insistito nello sversare acqua radioattiva in mare, trasferendo palesemente al mondo il rischio di contaminazione nucleare. Al fine di salvaguardare la sicurezza alimentare e la salute pubblica, tutti i paesi hanno il diritto di adottare misure preventive che ritengono più adeguate. In quanto artefice del problema, il Giappone dovrebbe procedere a un esame di coscienza e a correggere il suo comportamento. Il portavoce ha inoltre aggiunto che la coercizione economica è un “monopolio” del G7, gruppo che ha commesso a piene mani atti di coercizione economica che minano la parità di condizioni e che disturbano la sicurezza e la stabilità della catena di approvvigionamento globale. La parte cinese esorta il G7 a non aderire ostinatamente ai doppi standard e ad intraprendere azioni concrete per mantenere il normale ordine commerciale e di investimento internazionale.